In Francia nasce una nuova sinistra ma in Italia non lo sanno (e quei voti non li hanno)

In Francia nasce una nuova sinistra ma in Italia non lo sanno (e quei voti non li hanno)
In Francia nasce una nuova sinistra ma in Italia non lo sanno (e quei voti non li hanno)

La V Repubblica fondata da De Gaulle, nata dalle ceneri della guerra d’Algeria, può dirsi definitivamente superata in Francia.

Con essa scompare anche un sistema bipolare che con grandi probabilità era il frutto di un mondo ideologicamente diviso in due parti, ferocemente ma chiaramente contrapposte.

Anche la Francia dunque si avvia ad intraprendere un deciso percorso post ideologico, come è accaduto alla Germania della Merkel con la sua Grosse Koalition ed all’Italia di Renzi, che ancora più efficacemente in pochi mesi ha completamente sovvertito la stessa idea di “sinistra” tanto da obbligare alcuni a fondarne un’altra, con che risultati, staremo a vedere.

Tuttavia, l’analisi del voto in Francia ha svelato un dato che ritengo sia stato sottovalutato.

Tra le chiacchiere sulla differenza di età tra Emmanuel Macron e la moglie e la scomparsa del Partito socialista, ai più è sfuggito che uno dei candidati, Jean Luc Melenchon, il candidato della France Insoumise, la sinistra radicale, ha raccolto sostanzialmente gli stessi consensi non solo di Fillon, il potente candidato gollista, ma anche dei due attuali competitor al ballottaggio, quel Macron sospettato di intelligenze con banche ed euroburocrazia e quella Le Pen da sempre identificata con la Francia arretrata e razzista ma da anni elettoralmente in costante crescita.

In base al sistema elettorale francese, a contendersi l’Eliseo andranno i due più votati, ma in fondo tra quello dei 4 che ha ottenuto maggiori consensi, Macron ed il candidato della sinistra radicale, Melenchon, c’è solo un milione e mezzo di voti, non una distanza incolmabile in una società “liquida” come la Francia.

Come ha fatto una sinistra radicale a conquistare il voto di un francese su 5 (uno su 3 tra i giovani 18/24 anni)?

Ritengo sia stato possibile proponendo come centrali temi propri della sinistra, occupazione, limiti della globalizzazione, strapotere delle élite finanziarie, contrapponendoli a quelli della destra che del resto cavalcando l’onda populista tanto in voga in tutta Europa (e con Trump, Putin, Erdogan in tutto il mondo) è concentrata solo su quelli della sicurezza e sulla criminalizzazione dell’Euro.

L’exploit di Melenchon, cosi efficacemente dissimulato dalla stampa internazionale, dimostra invece che la sinistra non è affatto defunta ed è anzi capace di catalizzare l’attenzione ancora di molti cittadini europei.

In Francia addirittura in una percentuale che in Italia, pur con l’apporto dei fuoriusciti del PD, si sognano.

Probabilmente, dalla France Insoumise, ribelle e non doma, la sinistra italiana ha ancora tanto da imparare.

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