ROMA – Scrollava l’albero e cadevano le pere, lui pensava. Ha dimostrato ancora una volta la sua profonda insipienza politica ed istituzionale.
Ha iniziato a far politica tra i protestatari comunisti del Leoncavallo. Che comunque rispetto a lui erano Mazzini e Cavour. Ha continuato sperando nella eruzione dell’Etna e del Vesuvio, mentre con Borghezio spiava gli spacciatori neri a Parco Lambro. Ha finito ballando la macarena al papeete beach con il rosario in una mano ed il mojito nell’altra.
Sarebbe stato difficile aspettarsi altro che I balbettii rabbiosi con i quali ringhia contro tutti. Non ha capito che una cosa è arringare le folle in mutande da bagno come tutti gli arruffapopoli, un’altra elaborare una offerta politica che vada oltre gli slogan con i quali pretende i pieni poteri. Non gli resta che scrutare l’orizzonte dal porto di Lampedusa sperando in qualche nave carica di disperati che gli cavi le castagne dal fuoco. L’alternativa è tornare a radio Padania. La stoffa del dj ha comunque dimostrato di averla.