Articolo 18: un vero problema in un’Italia di piccole imprese?

Articolo 18: un vero problema in un'Italia di piccole imprese?
Matteo Renzi ha proposto un ibrido dell’art. 18 del tutto inutile

Non so perché, ma tutte le volte che si affronta il problema del lavoro, si parte sempre dall’articolo 18 (quello che prevede il reintegro per i licenziamenti senza giusta causa). Cambiano i governi, cambiano le coalizioni, ma quel chiodo rimane fisso nella testa di qualcuno. In genere le spinte alla sua abolizione arrivano da destra, ma ogni tanto anche qualche liberal di sinistra impugna la bandiera della libertà di licenziamento. In genere sono sassi lanciati e mani nascoste, ma è un teatrino che si ripete, come se il problema fosse lo Statuto dei lavoratori e non il lavoro. Il solito focherello di artificio che finisce in nulla.

Ma perché finisce in nulla? Perché forse non è un problema così cogente. E perché non lo è? Innanzitutto perché siamo un Paese a stragrande maggioranza di piccole imprese che non superano i 15 dipendenti. A questa stragrande maggioranza, l’articolo 18 non si applica. E quel che rimane della grande impresa non ce l’ha questo chiodo fisso, salvo in stagioni di forte contrapposizione impresa-dipendenti (sempre più rare) o quando l’eccentrico e astuto Sergio Marchionne deve mandare un segnale forte al Governo italiano. La grande impresa, infatti, sa che il famigerato articolo 18 non impedisce i licenziamenti legittimi, per giusta causa o per chiusura di rami di attività. I licenziamenti individuali, in deroga al 18, sono davvero così rari da finire sui giornali (Pomigliano, Melfi).

Nasce allora il sospetto che, tutte le volte che si parla di crisi di lavoro, l’argomento viene preso dalla coda non dalla testa, cioè non dalla vera ragione della crisi. Senza l’articolo 18 avremmo forse una Fiat più forte o un’Ilva senza i catastrofici problemi che ha? Senza l’articolo 18, forse le aziende manifatturiere non porterebbero le produzioni all’estero? Se cioè in Italia ci fosse un fisco più equo, un costo del lavoro più sopportabile, un costo dell’energia non insostenibile, contenziosi non secolari, infrastrutture all’altezza…

Se ci fosse tutto questo, staremmo a parlare di articolo 18? Finché l’economia ha tirato, negli anni del miracolo italiano, forse qualcuno sapeva dell’esistenza dell’articolo 18? Fidatevi, non era il primo pensiero degli italiani allora, e non sarà la soluzione dei problemi adesso.

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