La Rete con la maiuscola è il nuovo Totem della politica. La Rete ha dato la vittoria (quasi) a Beppe Grillo, dunque tutti sono a spiegare e ad adorare gli effetti miracolosi della Rete. Il M5S ha preso poco meno di nove milioni di voti, una quantità strabiliante e non prevista dai nostri Piepoli & Mannheimer.
Per Rete si intende l’accesso a blog, Facebook e quant’altro ha a che fare con la modernità della comunicazione. Ma davvero Beppe Grillo è solo Rete, come sbrigativamente la cosa viene archiviata? A ben guardare, la cosa non è proprio così.
Gli italiani che accedono alla Rete sono stimati in un numero pari a 25 milioni circa, poco più del 40 per cento dell’intera popolazione italiana, che supera i 60 milioni di unità. E, a mano a mano che si scende verso Sud, quel 40 per cento scema fino a perdere un altro abbondante 15 per cento. Dunque i conti non tornano, a meno che non di decida che solo i grillini “cinguettano” con gli strumenti della vita moderna.
L’analisi semplificatoria fa il paio con la spiegazione della prima vittoria di Silvio Berlusconi, 1994. La “soluzione” fu trovata nelle tv commerciali che il Cavaliere di Arcore possedeva in duopolio con la Rai. Tutti (soprattutto a sinistra) si convinsero che Berlusconi, senza le tv, avrebbe perso. Cosa del tutto ipotetica, se è vero, com’è vero, che i voti arrivarono a Forza Italia da tutte le latitudini e che molti votarono il “sogno liberale”, pur avendo guardato in tv solo le trasmissioni su cucina, vini e dintorni.
Allora Berlusconi, oggi Beppe Grillo, tutti e due partendo dai loro recinti (Rete, tv commerciale) sono riusciti in tempi diversi a dare fuoco al malcontento diffuso tra i cittadini. Tutti e due hanno invaso i media di ogni tipo, fino a raggiungere tutto il panorama italiano.
Alla base dei due fenomeni c’era e c’è l’anti-politica. Berlusconi scese in campo contro “i politici di professione”, contro “chi non aveva mai lavorato”, anticipando i moti anti-Casta, prima di farsi lui stesso Casta.
Beppe Grillo la Casta, grazie anche a Berlusconi, se l’è trovata bella e pronta da mandare al rogo, Rete o non Rete. Ci sono paesini sperduti dell’ Abruzzo e della Calabria, dove non attecchisce neanche l’ombra dell’ Adsl, eppure in quei luoghi Grillo ha raccolto percentuali bulgare. Forse sarà il caso di riconsiderare l’analisi e di riconoscere che, strano a dirsi, ma il M5S ha trionfato con un nuovo passa-parola o passa-Vaffa. E il messaggio era: reddito di cittadinanza, cioè uno stipendio minimo garantito anche a non lavorare. Ancor meglio delle promesse di Berlusconi nel ’94, su pensioni aumentate e sanità svizzera per tutti. Altro che Rete!
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