ROMA – Può accadere nella vita che una mattina ti svegli e sei diventato ricco. La percentuale che accada è prossima allo zero, ma ci puoi sperare e provare, i giochi che promettono miracoli non mancano. Se accade, è buona norma il silenzio e la discrezione, soprattutto con i parenti e i vicini, peggio se male in arnese. Si evitano un sacco di seccature. Silenzio anche per il tabaccaio che ti ha veduto il biglietto della vita.
Stamattina il signor Giuseppe, mio vicino di casa che ha fatto l’infermiere per una vita, era fuori di sé dalla rabbia. Continuava a urlare che lui passa a Vendola o a Grillo o alla Meloni. Nichi, Beppe e Giorgia, diceva e strillava. Basta sinistra, basta Letta, e basta pure Alfano già che c’era.
Il mio vicino era al bar e aveva gli occhi fissi sul giornale locale. Titolo: Imu, i ricchi pagheranno la rata. Leggendo l’articolo il signor Giuseppe scopriva che sono ricchi tutti coloro che hanno una casa con rendita superiore a 750 euro l’anno. Una legge ad personam per lui, Giuseppe, diventato ricco a sua insaputa. Ricco in una notte.
Il mio vicino ha sempre lavorato sodo, turni di notte e festivi in ospedale per rendere più pesante la busta-paga e l’aspettativa di pensione. Tasse sempre pagate fino all’ultimo centesimo per 40 anni. Sì, un po’ di nero con qualche flebo servita ai vicini del quartiere.
E’ andato in pensione con poco più di 1.400 euro al mese, ha finito di pagare il mutuo con la liquidazione, ha una casa di 130 metri quadrati circa che è censita a 775 euro di rendita.
Il signor Giuseppe, anche nella crisi, non si è mai lamentato. Vecchia cultura proletaria di sinistra, si è sempre consolato pensando a chi sta peggio. Ha sempre guardato con sospetto l’altro nostro vicino che fa l’elettricista, ha il Suv e riesce anche a non pagare il ticket sanitario. L’elettricista sì che è ricco. Da oggi è ricco anche Giuseppe, ma è molto più incazzato dell’elettricista. Una fortuna inaspettata!
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