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Apocalisse, ci mancava solo la profezia dei gufi di Chicago: bastano le minacce del Trio Atomica: Putin, Xi e Kim

Ci mancava solo la profezia scientifica sull’Apocalisse. Non ci bastava la guerra in Ucraina, l’incubo delle bombe atomiche di quello svalvolato di Putin.

E le sinistre minacce (con “manovre militari”) dell’imperatore  Xi Jimping sulla povera Taiwan “cinese a tutti gli effetti “.

No.  Si sono fatti avanti gli scienziati atomici dell’università di Chicago. È dal 1947 che sfornano un bollettino- gufo che misura il tempo rimasto prima di una ipotetica fine del mondo. Hanno detto stavolta: ”Il rischio di catastrofe oggi è più alto dell’anno scorso”.

E ci hanno fatto sapere che, oltre la guerra in Ucraina, fanno paura il programma nucleare iraniano, l’espansione del programma missilistico cinese, i pruriti atomici di Ciccio Kim (Nord Corea), gli arsenali nucleari di India e Pakistan. Brutte notizie per l’umanità. Indubbiamente.

Per la cronaca, la fine del Mondo segnata dall’Orologio della Apocalisse è stata anticipata: mancherebbero 90 secondi a mezzanotte rispetto ai 100 dell’anno scorso. Nel 1947 era di 7 minuti  saliti a 17 nel 1991 dopo la fine della Guerra Fredda. Poi è stato registrato un calo costante e un peggioramento rispetto all’allarme “ sotto i 2 minuti “ indicato per la prima volta nel 2020 con i famosi 100 secondi.

APOCALISSE, IL DIRITTO DI LANCIARE ALLARMI

Per carità, gli studiosi americani hanno il diritto di lanciare allarmi sulla possibilità di una catastrofe nucleare. Ma come dice Giordano Bruno Guerri questo calcolo “andrebbe fatto più da esperti di relazioni internazionali, politologi, generali addetti alle grandi strategie militari che da studiosi della fusione nucleare”. È una opinione. Ci sta.

MA IL MONDO NON FINIRÀ

È ora di smetterla con queste profezie. Qualunque cosa accada – guerra atomica, asteroide, cambiamento climatico – il Pianeta Terra non finirà. Altri studiosi garantiscono che la Terra in caso di Apocalisse ( improbabile) si ripopolerebbero orde di insetti, scarafaggi, topi, più resistenti alle calamità. Certo, l’incubo della Apocalisse incombe da sempre sull’umanità. Ne parla la Bibbia e prima ancora ne parlavano gli Assirobabilonesi.

Oggi il countdown per la fine del Mondo è rilanciato da Washington mentre da Berlino arrivano notizie sulle forniture all’Ucraina dei temuti Leopard tedeschi e dei meno temuti Abrams americani. Forniture consistenti: circa 140 carri dalla Germania e un centinaio dagli USA; più quelli che verranno dalla Polonia e dalla Finlandia.

E il fatto che la guerra stia entrando in una nuova fase, molto più pericolosa, preoccupa notevolmente. Tira aria di escalation. Perché Putin non accetterà mai una sconfitta, non si ritirerà con la coda fra le gambe e perciò questa volta la sua minaccia dell’Apocalisse non va accolta con una alzata di spalle. E allora? Conviene dar retta agli astrofisici che assicurano che la Terra andrà avanti altri 5 miliardi di anni. I gufi di Chicago se ne facciano una ragione.

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