Legge di bilancio. Tic-toc, toc-tic...autunno si avvicina. Mettere al riparo risparmi, pioverà gialloverde Legge di bilancio. Tic-toc, toc-tic...autunno si avvicina. Mettere al riparo risparmi, pioverà gialloverde

Tic-toc, toc-tic…autunno si avvicina. Mettere al riparo risparmi, pioverà gialloverde

Legge di bilancio. Tic-toc, toc-tic...autunno si avvicina. Mettere al riparo risparmi, pioverà gialloverde
Tic-toc, toc-tic…autunno si avvicina. Mettere al riparo risparmi, pioverà gialloverde (nella foto, il governo Conte)

ROMA – Tic-toc, toc-tic…autunno si avvicina. Che fai, lo ricordi a fine luglio? E poi che vuol dire? Certo, dopo ogni estate c’è un autunno, che cavolo di osservazione è [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]? Viene in mente Abatantuono sergente di Mediterraneo quando il pilota atterrato sull’isola dove lui e i suoi compagni sono bloccati e ignari di tutto da tre anni  dice: “C’è stato l’otto settembre”. E il sergente Lo Russo replica: “E allora, se è per questo c’è stato anche il nove e il dieci settembre, ogni settembre c’è l’otto settembre”. Ogni settembre, ma quell’otto settembre del 1943 non era stato come tutti gli altri, Lo Russo/Abatantuono ne era serenamente ignaro, soprattutto inconsapevole.

Anche quest’anno ci sarà, come ogni anno, un 15 ottobre. Anche quest’anno, come ogni anno, dopo un’estate verrà un autunno. Anche quest’anno, come ogni anno, un governo presenterà al paese e al mondo una Legge di Bilancio entro appunto il 15 ottobre. Ma quest’anno sarà diverso da ogni anno, non a caso il governo che c’è è e si proclama il Governo del Cambiamento.

Non scherza, fa sul serio. Bisogna prestare fede e prendere sul serio Di Maio e Salvini, Salvini e Di Maio che annunciano la prossima Legge di Bilancio con dentro più deficit di quanto piaccia o consenta la Ue, l’Unione monetaria e il fatto di avere una moneta comune. Fanno sul serio, non scherzano. Faranno una Legge di Bilancio che sfora e sfida. Sfora i parametri, i limiti, gli obblighi. E sfida la Ue e gli altri governi europei con un: e adesso che fate? Ci fate la ramanzina? Ci mettete in punizione? Provateci un po’…

Fanno sul serio, vanno presi sul serio. Faranno come hanno fatto coi migranti: noi chiudiamo i porti, vi mettiamo davanti al fatto compiuto. Voi che fate, ne prendete un po’, li lasciate affogare, li rimandate indietro? Fate voi, noi via abbiamo messo e vi mettiamo con le spalle al muro. E non temiamo né ramanzine né punizioni. Provateci e alle prossime elezioni europee vi scateniamo una tal cagnara che vi ritrovate in casa europea un Parlamento che parla la nostra lingua.

Fanno sul serio, useranno lo stesso metodo: picchia per primo che picchi bene. Faranno una Legge di Bilancio che picchia in testa alla Commissione Europea, sicuro. Ma picchieranno in testa all’arbitro sul ring, non all’avversario. Non sarà la Ue a reagire quando l’Italia chiamerà gli europei a firmare cambiali, altre cambiali per il suoi debito. Non sarà la Ue, tramortita e lenta, a reagire quando l’Italia rivendicherà di fatto il diritto di stampare euro a suo piacimento, bisogno e misura.

Prima, molto prima della Ue, a reagire saranno i cosiddetti mercati. Cioè la gente che sul pianeta presta i soldi all’Italia, finanzia il suo debito e deficit, garantisce la sua liquidità. Non si fideranno di chi aumenta deficit e debito senza aumentare produzione di ricchezza. E i mercati, a differenza di migranti e Commissioni a Bruxelles, è gente che picchia, picchia duro. Gente che mena, mena pesante. Per quanti euro Di Maio e Salvini riusciranno a regalare agli italiano sotto forma di meno tasse, più pensioni e reddito di Stato, altrettanti anzi di più euro agli italiani verranno sottratti dai mercati se i mercati si turbano.

I mercati chiederanno più interessi sui soldi che prestano all’Italia? E qui l’autarchia non funziona, non si può fare da soli. Non si può non farsi prestare più dai mercati. Senza soldi non si cantano messe e senza i mercati non si pagano stipendi e pensioni e ospedali e scuole…Più alti tassi di interesse e quindi meno spesa pubblica e quindi più soldi privati per gli italiani da spendere per scuola, sanità, pubblici servizi. Oppure interessi sul debito più alti, stessa spesa pubblica e però nuove tasse. Quindi se i mercati si turbano e menano, Di Maio e Salvini ci danno un euro in più, i mercati ce ne tolgono due.

Ma non possiamo spezzare le reni ai mercati? Bisogna dar fiducia a Salvini e Di Maio. Ci proveranno davvero a spezzare le reni ai mercati. A far debito e a minacciare di non pagarlo. Lo faranno sul serio, non scherzano. E allora sarà allora che i mercati faranno anche loro sul serio: minacci di non pagare il debito? Tutti i tuoi titoli di credito gli facciamo perdere valore. Tutti, proprio tutti.

Compresi ovviamente quelli in cui milioni di italiani hanno tradotto i propri risparmi. Non dite di non averne di risparmi, l’Italia ha proporzionalmente il maggior risparmio privato delle famiglie. Il maggiore al mondo. Non avete risparmi, anche piccoli, in Fondi comuni di investimenti? Non avete risparmi in qualche banca, in qualche titolo di credito? Se siete sinceri, a milioni, decine di milioni dovete rispondere che sì, qualche risparmio lo avete.

Ecco, tic-toc, toc-tic…l’autunno si avvicina. E questo autunno sarà saggio mettere al riparo i risparmi. Perché Di Maio e Salvini faranno sul serio e i mercati pure, anzi di più. Non sapete come metterli al riparo i risparmi? Giusto, metterli proprio al riparo proprio non si può. Qualunque tettoia li lascia esposti alla pioggia quando la pioggia è persistente e insieme a raffiche violente, quando è insieme pioggia che vien giù forte e non smette. Tic-toc, toc-tic…arriva l’autunno e quest’autunno pioverà gialloverde.

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