La benzina vola con un effetto domino su tutti i prodotti. La spesa è più cara fino al 20%. E una prima spiegazione c’è: l’88% delle merci viaggia su strada.
Solo un misero 3% viaggiano in ferrovia e il 9% via mare. Ma c’è dell’altro. E l’imputato n.1 è la speculazione. Tutti (o quasi) ne sono convinti. Ma è davvero così?
“No, ma quale speculazione! È tutta colpa dell’Arabia Saudita. È la stessa speculazione che ha portato Mancini a dimettersi dalla Nazionale. Le sirene dei soldi sauditi già in passato hanno portato a fare il Campionato Mondiale di calcio in Qatar. Siamo noi, Paesi consumatori di benzina, che paghiamo dei prezzi altissimi per il gas e il petrolio. Ecco, quella è la speculazione, ma in Italia il settore di distribuzione di carburanti è molto povero”.
Davide Tavarelli, 63 anni, docente universitario nonché fondatore e presidente della prestigiosa Nomisma – società indipendente di ricerca lin campo energetico e ambientale, attiva in tre continenti – ribalta la vulgata di questi giorni e dà la sua (seguita) interpretazione. Ecco i suoi tre punti-chiave.
1) NON CENTRA LA GUERRA IN UCRAINA
Certo, la crisi delll’Ucraina – dice in buona sostanza il prof emiliano – ha lasciato un segno profondo coinvolgendo la Russia che è uno dei principali produttori mondiali di petrolio.
E spiega:”Finora però ci è andata anche bene. All’epoca temevamo un choc energetico che c’è stato ma solo sul gas, non sul petrolio. I prezzi erano schizzati a 120 dollari, a maggio erano scesi. Adesso stanno risalendo, ma le Associazioni dei consumatori si accorgono sempre degli aumenti e mai dei ribassi”.
2) È COLPA DI RIAD CHE ACQUISTA LE STELLE DEL CALCIO
Tabarelli ha pochi dubbi al riguardo, la “febbre” del calcio che ha investito l’Arabia Saudita alla ricerca di una maggiore visibilità e credibilità anche nel football (non hanno digerito bene il successo del Qatar) ha scatenato l’erede al trono e i 18 club che faranno la serie A.
La sola Riad, capitale dell’Arabia, conta quattro club faraonici. Vogliono allestire un Campionato di calcio (al via il 19 agosto, con 40-42 gradi all’ombra) che sia all’altezza dei maggiori campionati europei e sudamericani. Sono pronti a fare follie. E le fanno.
Ad esempio il club Al Hilal ha ingaggiato il brasiliano Neymar con un triennale di 250 milioni, più mega villa con piscina e un jet privato. Il suo vecchio club parigino ha incassato 60 milioni per sbolognarlo. E le follie di mercato non sono finite.
3) LE ACCISE SULLA BENZINA NON SI POSSONO RIDURRE
Dice il professore Tabarelli: ”Prima di parlare di riduzione delle accise bisognerebbe ricordarsi che l’Italia ha il debito pubblico più grande del mondo e non può permettersi di ridurre le entrate. Ogni anno, lo Stato spende 800 miliardi e ne incassa 600.
Di questi 600 la maggior parte arrivano grazie alla tassazione petrolifera. ”Vedremo cosa succederà perché il petrolio è una risorsa finita e bisogna fare investimenti dato che grandi quantità di oro nero arrivano dalla Libia, un Paese che ormai non esiste più così come il Venezuela”.
Conclude il docente: ”Molto spesso è proprio il petrolio a creare ingiustizie sociali e instabilità politica. Bisogna prepararsi perché l’instabilità del prezzo – al rialzo o al ribasso- ce l’avremo sempre”.