Il piano di Silvio Berlusconi, il vecchio leone indomito, è semplicissimo: mandare a casa i 5 stelle. Cacciarli dal Governo, insomma, e rimetterli nel nulla da cui sono venuti, è la previsione di Giuseppe Turani, in questo articolo pubblicato anche da Uomini & Business.
Il perché è abbastanza semplice: pensa che siano peggio dei comunisti. Talebani, settari, nemici dei consumi e della ricchezza. Esattamente il contrario del Maestro di Arcore, che i negozi li aprirebbe anche di notte, non solo alla domenica.
Il piano per mandare a casa i 5 stelle non è complesso. Si tratta di una tecnica che Berlusconi ha già usato. Bisogna convincere Matteo Salvini a fare una crisi di governo. Poi si fa quello nuovo, tutto di centro-destra (magari, all’inizio, con Tajani presidente, giusto per rassicurare l’Europa).
Ma i voti di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia non bastano. Nessun problema: basta trovare dei “responsabili”, gente, cioè, disposta a votare il nuovo governo.
E dove trovarli? Secondo Berlusconi si rischia di trovarne fin troppi: già 40 deputati 5 stelle avrebbero fatto sapere, discretamente, di essere appunto molto responsabili. Non hanno nessuna voglia di andarsene a casa e magari di non essere più rieletti o di non essere nemmeno rimessi in lista.
Insomma, fra lo sfavillante Luigi Di Maio (ma molto pericolante…) e il buon usato sicuro Berlusconi, meglio il secondo. Insieme alla sicurezza di arrivare in fondo alla legislatura. E di prendere tutti i numerosi stipendi che ancora mancano.
Vale la pena di ricordare le scene iniziali di Loro 2, il bellissimo e lunghissimo spot di Paolo Sorrentino, vero monumento alla memoria di Berlusconi.
In una delle scene iniziali di Loro 2, e anche una delle più belle, rinverdisce i fasti dei suoi esordi, della sua carriera di super venditore, convince una casalinga disperata a comprare una casa che non c’è. La finta vendita Berlusconi la inventa dopo che un suo vecchio amico e compagni d’affari gli ricorda la sua capacità di vendere e comprare uomini. Siamo nel 2006, Berlusconi ha perso con Prodi, non è più primo ministro. Berlusconi è depresso. L’altro lo incoraggia: comprati un po’ di parlamentari e torni a Palazzo Chigi. Non ci sono riferimenti, non ci furono inchieste ma molte chiacchiere, E nel 2008 il Governo Prodi cadde e Berlusconi tornò in sella per altri 3 anni e mezzo.
Giggino avvisato…