Conte in tv: imboscata soap opera. Un posto al sole umilia il Natale fantozziano di Boccia

Conte in tv: imboscata nella soap opera “Un posto al sole”. Colpo di grenio, che umilia il Natale di Boccia erede del Capodanno di Fantozzi.

Conte in tv sempre, anche nel posto al sole. Per i nostri uomini politici l’importante è farsi notare, soprattutto attraverso la TV. Lo ha compreso da un pezzo Giuseppe Conte che è diventato il più bravo di tutti. Ormai non si accontenta della massiccia e debordante presenza che gli garantiscono i telegiornali. Vuole di più.

Negli ultimi giorni, il Presidente del Consiglio ha conquistato uno spazio televisivo inaspettato, che va in onda cinque volte a settimana alle 20,45 su RAI 3. Il meccanismo per arrivare al traguardo è semplice e collaudato. Conte si intrufola, prima della messa in onda, nella soap opera  “Un Posto al Sole”, fiore all’occhiello del terzo canale TV.

A sorpresa in casa all’ora di cena

In questo modo, entra a sorpresa nelle case degli italiani, molti dei quali non avevano ancora finito di cenare e, “meschini”, avevano  cambiato canale per evitare TG iper governativi.

Niente da fare.”Giuseppi”  li attende al varco e si esibisce, in un  dialogo apparentemente polemico e rissoso  con attori della soap opera. In realtà si tratta di una finta controversia, costruita a tavolino in sede di montaggio per accrescere la popolarità del Presidente del Consiglio. Complimenti!

Un altro esponente del Governo, accusato di essere in cerca di notorietà a buon mercato e spazio sui media,  è il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia. Ha respinto la proposta di spostare in avanti  di due ore  l’inizio del coprifuoco la notte del 24 dicembre per aiutare chi desidera rispettare le tradizioni del Natale.   

Il Natale di Boccia come il capodanno di Fantozzi

E’ stato subissato di critiche dal centro destra.  Giorgia Meloni ha impietosamente ricordato a Boccia il Capodanno del ragionier Fantozzi con la mezzanotte anticipata di due ore. Ricordate? Il direttore d’orchestra alla festa dei colleghi di Fantozzi aveva un altro ingaggio meglio retribuito. Così ha fatto credere ai poveri impiegati che la mezzanotte era arrivata con un anticipo sufficiente per raggiungere l’altro cenone.

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