D’Alema, dopo casa, barca e scarpe uno stipendio eurosocialista: era dovuto? Lui si difende: losca manovra

di Carlo Luna
Pubblicato il 16 Maggio 2021 - 07:05 OLTRE 6 MESI FA
D'Alema, dopo casa, barca e scarpe uno stipendio eurosocialista: era dovuto? Lui si difende: losca manovra

D’Alema, dopo casa, barca e scarpe uno stipendio eurosocialista: era dovuto? Lui si difende: losca manovra

D’Alema da record: dopo casa, barca e scarpe ecco gli euro. Non è la prima volta che un politico italiano finisce sotto il tiro dei media per comportamenti giudicati disinvolti. Che hanno favorito miglioramenti nel loro stile di vita e nell’acquisto di beni, a cominciare dalla casa. In questo campo Massimo D’Alema è in pole position. Si è difeso e si difende con molta foga dalle polemiche.

L’ultima, in odine di tempo, riguarda la FEPS, la rete delle fondazioni dei socialisti europei, della quale è stato Presidente dal 2010. La Fondazione gli ha fatto causa per farsi  restituire  500 mila euro che avrebbe percepito indebitamente, del 2013 al 2017.

D’Alema   afferma che il tribunale gli darà ragione, e che quanto accaduto è frutto di “di una vendetta politica e personale” e lui sa da dove proviene.

I suoi compagni di partito lo difendono ma sono in imbarazzo. Parlano di “Vicenda sgradevole”. Staremo a vedere. Certo sono molti gli episodi che lo coinvolgono. Riguardano anzitutto la casa.

Negli anni 90 ci fu “Affittopoli”, con appartamenti di proprietà di Enti pubblici dati in locazione ad alcuni politici con canoni mensili molto bassi. D’Alema prese in affittò una casa dell’INPDAP a Trastevere a sole 663mila al mese. Unico fra i politici coinvolti, l’ex Capo del Governo annunciò in TV che l’ avrebbe lasciato.

La casa di Montecarlo, svenduta da Alleanza Nazionale a Giancarlo  ed Elisabetta Tulliani, cognato e compagna di Gianfranco Fini  provocò la fine politica dell’ex Presidente della Camera dei deputati.

E’ stato,infine, lo stesso Massimo D’Alema ad alimentare, involontariamente, il tasso di antipatia che si porta dietro. Repubblica il 29 giugno 2000 rivelò: «Dopo che Velardi lo aveva portato dal suo sarto napoletano per togliergli le giacche Upim, D’Alema ha imparato ad apprezzare autentiche sciccherie come le scarpe fatte a mano. In una cena a casa dell’amico Alfredo Reichlin, ne sfoggiava un paio costate un milione e mezzo di lire. Incredulità degli astanti: “Ma sono fatte a mano” è stata la sua replica.

Roberto Benigni  su D’Alema  ha detto: “E’ intelligente, ha i baffi, ha la barca”. E nel 2007, al Pala Lottomatica, con D’Alema in platea Maurizio Crozza ha proclamato:  «D’Alema ha una barca a vela, ma è una barca di sinistra perché si può solo cazzare… E tu, Massimo, hai cazzato tantissimo”…..