M5s e Lega come Mussolini: la maglia azzurra sarà giallo-verde?

M5s e Lega per riforma Coni: maglia da azzurra a giallo-verde?
M5s e Lega come Mussolini: la maglia azzurra sarà giallo-verde?

ROMA – Vogliono arraffare anche il Coni e gestire i 416 milioni di euro che ogni anno sono riservati allo sport. L’argomento era contenuto nel famoso contratto di governo fra Cinque Stelle e Lega. Il progetto è iniziato con la nomina di Giancarlo Giorgetti, eminente seguace di Salvini a sottosegretario della Presidenza del Consiglio con  la delega per lo sport.  Adesso vogliono passare all’incasso ed esautorare il CONI.

I due partiti di governo si dividono su molte cose ma trovano facilmente l’accordo quando si tratta di arraffare nuovo potere. Il loro proposito è di formare un ente che sarà chiamato “Sport e Salute”, assorbendo la CONI servizi, per gestire quasi tutta la dotazione finanziaria del CONI che dovrà accontentarsi delle briciole. Sarà Sport e Salute a concordare i contributi alle Federazioni  sportive. Oltre a questo decisivo potere c’è quello, sempre appannaggio del governo, di nominare i dirigenti del nuovo ente e ci sarà incompatibilità di ruoli per due anni. Il tempo necessario per piazzare i fedelissimi.

Nei regimi totalitari lo sport è di Stato perché chi è al governo, se ne attribuisce i successi e li sfrutta politicamente. Lo faceva Stalin, lo ha fatto per tutto il ventennio fascista Mussolini. Wikipedia spiega che “ L’educazione e  la pratica sportiva ebbero un ruolo fondamentale nel regime fascista. Nel governo mussoliniano lo sport diviene rappresentazione della potenza e della identità nazionale”.

5 Stelle e Lega vogliono creare “Sport e Salute”. Mussolini fondò l’Opera Nazionale Balilla. Anche allora esistevano il CONI e le Federazioni sportive ma nessun atleta poteva essere iscritto se non aveva in precedenza aderito all’Opera Balilla.

Nel 1927, sulla maglia azzurra della Nazionale di calcio fu messo come simbolo il fascio littorio, accanto al fregio sabaudo. Una divisa completamente nera, colore fascista, fece il suo esordio nel 1935, in occasione di una partita amichevole con la Francia. Sempre nera con fascio littorio nelle Olimpiadi di Berlino del 1936 e nella partita del campionato del mondo che si svolse a Colombes il 12 giugno 1938.

Negli Stati democratici un successo sportivo internazionale è un successo del Paese e della sua gente, non del governo in carica, come avviene  quando c’è una dittatura. Bisogna far capire questo elementare concetto a Di Maio, Salvini e Giorgetti e difendere lo sport dalla politica.

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