Coronavirus e la politica italiana, i partiti...No, non andrà tutto bene Coronavirus e la politica italiana, i partiti...No, non andrà tutto bene

Coronavirus e la politica, i partiti…No, non andrà tutto bene

ROMA – Coronavirus e la politica, coronavirus e i partiti, coronavirus e la gestione della cosa pubblica che verrà quando coronavirus sarà un maligno ma indebolito convivente della nostra vita pubblica.

Qui, nella terra della politica, dei partiti, della gestione della cosa pubblica, nelle macchine del consenso, nelle fabbriche di campagne elettorali permanenti (dalla pubblica opinione alimentate in quanto clienti della loro merce), non andrà tutto bene. No, proprio no. Non andrà tutto bene perché non ci sono le condizioni, proprio non ci sono perché vada tutto bene.

Lo spiega con poche efficaci frasi Mattia Feltri su La Stampa: “I partiti italiani sono tutti da decenni applicati al lì per lì, hanno accettato il moltiplicarsi della richiesta di diritti, poi degli appetiti, poi dei capricci…sono diventati il Madoff del consenso…folle gara al rilancio…”.

Questa la natura, la struttura, la ragion d’essere dei partiti nella politica italiana oggi. Tutti, tutti. Da Salvini a Zingaretti passando per Meloni e M5S e Leu, il canone è: la gente ha sempre ragione.

Segue: qualcosa va dato a chiunque, per qualunque motivo la chieda, anzi la esiga. La politica è da tempo Catena di Sant’Antonio di distribuzione risorse e promesse, appunto Madoff del consenso.

La devastazione economica e sociale susseguente a coronavirus farà crollare la catena Madoff: tutti andranno ad esigere, a incassare quanto pensano di avere nei loro investimenti messi in mano ai Madoff del consenso.

Ovviamente non potranno essere ripagati di quanto era loro stato promesso. Ma il sistema politico italiano, proprio come i Madoff grandi e piccoli, non potrà e saprà fare altro che provare ancora e ancora e ancora a pagare qualcuno e a fuggire. Stavolta non funzionerà.

Un esempio della impossibilità di non essere Madoff del consenso, ancora qui e oggi? Può un paese, può una comunità che ha bisogno di ogni euro perché la sua economia non si spenga continuare a mandare la gente in pensione con Quota 100? Può se la sua religione civile e se la costituzione materiale della sua politica è appunto il Madoff del consenso.

Non bastasse, la devastazione socio economica da coronavirus annuncia e disvela come nel nostro paese il paziente più a rischio sia la democrazia liberale. Già, quella delle libertà: di opinione, di parola, stampa, impresa…Libertà personali, libertà delle istituzioni, sistema liberale.

La Destra italiana ha mostrato con chiarezza che del liberalismo non sa che farsene, lo considera impaccio e roba che non si mangia. Il modello, il sogno dichiarati sono la democrazia illiberale, cioè un singolare incrocio tra Trump, Putin, Orban e Bolsonaro. 

M5S la democrazia e lo Stato liberale letteralmente non sa cosa sia, sa solo di essere nato per abbatterli prima o poi. Non per sostituirli con Trump, Putin, Orban…Per sostituirli e basta, con cosa non è chiaro neanche a M5S. Il Pd? In buona parte manettaro e illiberale, la reazione di rigetto a Renzi non è solo figlia dell’arroganza e degli errori di Renzi. 

Coronovirus e la politica, i partiti…Ecco perché no, non andrà tutto bene.

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