L’Italia è una macchina meravigliosa, la cui energia non si trasmette in potenza alle ruote. L’amara constatazione è di Giuseppe Turani in questo articolo pubblicato anche su Uomini & Business.
Una produzione industriale crescente e una bilancia commerciale estremamente positiva non si traducono in una crescita del PIL in linea con la media europea.
Una disoccupazione superiore al 10 percento e giovanile superiore al 30 percento, comprime la dinamica dei salari e fa languire i consumi.
Tuttavia, i prezzi salgono indotti da fattori esterni e da aumenti delle utenze domestiche, che nel contempo si traducono in occulti maggiori carichi fiscali.
L’abbellimento del debito di fine anno fornirà altri argomenti al racconto governativo, senza che il peggioramento del divario tra entrate e uscite entri nel radar della politica. Sicuramente non si parlerà di aumento del debito in termini assoluti su base annua, ma si preferirà narrare la sua discesa in rapporto al PIL.
Mario Draghi ha da tempo suonato la campanella dell’ultimo giro e quasi certamente a settembre termineranno gli acquisti della BCE, nel frattempo pochi badano al possibile impatto sulle nostre emissioni di titoli di Stato.
L’Italia sempre alle prese con campagne elettorali continue si avvia al voto, il Paese disegnato dai contendenti non ha alcun legame con quello attuale, ma i sogni svaniscono presto e gli asini che volano perdono le ali.
Sommario delle stime Mazziero Research
Debito Pubblico
La stima a gennaio 2018
2.281 miliardi (in forte aumento)
Intervallo confidenza al 95%: 2.277 – 2.285 miliardi
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 15 marzo 2018
La stima a giugno 2018
Compreso tra 2.306 e 2.330 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato a metà agosto 2018
Spesa per Interessi
La stima a fine 2018
Spesa interessi titoli di Stato: 70 miliardi di euro,
Dato finale annuale dopo le rettifiche: circa 68 miliardi di euro.
Variazione PIL
La stima a fine 2018
Variazione PIL stimata: +1,6%
Acquisti BCE di titoli di Stato italiani
La stima a settembre 2018, termine provvisorio QE
Acquisti totali per 361 miliardi, 19% del circolante.