Di Maio nasconde con le manette le colpe di Beppe Grillo

Di Maio nasconde con le manette le colpe di Beppe Grillo

ROMA – Giuseppe Turani ha pubblicato questo articolo anche su Uomini e Business, col titolo “Gli idioti perfetti” [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]:

Niente da fare. Non capiranno mai. Forse credono di vivere non in un paese occidentale, con leggi e giudici, ma in una sorta di Repubblica del Grillo, dove l’unica cosa che conta è quello che dicono loro. Loro, gli eletti (lui è l’elevato), sono legislatori, giudici, sacerdoti, guide morali, carabinieri, spazzini, idraulici.

1- C’è il crollo del ponte Morandi, a Genova, più di 30 morti e una tragedia economica per la città.

2- Si fiondano tutti là (Conte, Di Maio, Salvini) e uno si aspetta che dicano che cosa intendono fare per rimettere in piedi la città, oggi spezzata in due, come la Liguria tutta. No, dichiarano di aver stanziato 5 milioni per i primi interventi (sufficienti, forse, per pagare gli straordinari ai soccorritori…) e poi annunciano che intendono revocare la concessione alla società Autostrade (che gestiva quel tratto).

3- Non è un caso. In Rete, bande di medioevalisti con forconi, urlavano sin di prima mattina che bisognava arrestare immediatamente la famiglia Benetton, proprietaria della società Autostrade.

4- Di Maio, nel tentativo di essere un passo avanti, spiegava che i Benetton guadagno soldi con le concessioni e che portano poi i soldi in Lussemburgo. Ma la società autostrade è italianissima e certo che guadagna (perché dovrebbe perderci nel fare un lavoro?).

5- Ma il punto centrale resta la revoca della concessione. Non serve a niente. Serve solo a far contenti i manettari della Rete e viola quasi tutti gli articoli del codice civile. La società Autostrade è un soggetto privato, quotata in Borsa. Ha un contratto di concessione. E questo può essere revocato solo in caso di gravi inadempienze. Inadempienze che in Italia (come in tutto il mondo civile) vanno accertate dalla magistratura e sanzionate con sentenze. Non basta che un presidente del Consiglio dica “Revoco”, questo nemmeno in Turchia si può fare.

6- Ma perché si fa questo? Per nascondere che i 5stelle sono stati i più attivi nel combattere il progetto Gronda, che avrebbe risolto i problemi di Genova e che avrebbe reso superfluo il ponte Morandi. La loro furia medioevalista si è abbattuta per anni su questo progetto (già finanziato da Bruxelles con 10 miliardi di euro). Grillo in persona aveva invocato addirittura l’esercito per sgominare i sostenitori del progetto Gronda.

7- La revoca, se mai ci si dovesse arrivare, darebbe il via a una richiesta di danni miliardari contro lo Stato per evidente illegalità. Un altro pasticcio, insomma, e forse gravissimo.

8- In serata, l’unica dichiarazione decente di tutta la giornata: la società Autostrade ha comunicato che in sei mesi è in grado di ricostruire il ponte e di ristabilire la circolazione a Genova e in Liguria.

9- Per le responsabilità (che, se ci sono, vanno accertate con il massimo rigore) la magistratura era al lavoro  già pochi minuti dopo il crollo.

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