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Festa della Repubblica con i suoi rituali. E un blitz ambientalista

di Enrico Pirondini |3 Giugno 2024 8:41

Foto Ansa

Festa della Repubblica (riuscita) con sorpresa: blitz ambientalista alla parata militare. Una quindicina di attivisti di “Ultima generazione“, opportunamente appostati (piazza Mattei, via del Corso, piazza Santi Apostoli), erano pronti ad entrare in azione al passaggio delle Autorità. Hanno toppato. Sono stati letteralmente placcati dalle Forze dell’ordine presenti in Centro Storico, impacchettati a dovere e accompagnati negli uffici dei Commissariati Salario e Parioli a disposizione della magistratura. In un comunicato stampa hanno sostenuto di essere stati “presi a manganellate  mentre erano ancora tra il pubblico al di là delle transenne”. Poi hanno rincarato la dose: ”Questa non è la festa della Repubblica che noi vogliamo, la festa di tutti i cittadini,dei contadini che hanno perso tutto, case e raccolti, degli operai che continuano a morire sul lavoro, dei medici e infermieri che sono stati osannati durante la pandemia. Ma oggi in piazza non c’è nessuna di queste categorie. Questa è una festa ipocrita”.

FESTA BAGNATA CON I SUOI RITUALI – Questo 2 giugno 2024 sarà ricordato per l’abbondante pioggia, per l’Inno nazionale  cantato da Baglioni, l’audacia dei paracadutisti in volo, il consueto spettacolo delle Frecce tricolori nonostante il maltempo. La  premier Meloni ha definito “straordinaria la festa”. Ed è stata una festa in linea con i suoi rituali anche scenografici, di sicuro impatto come la Fanfara dei Bersaglieri, i plotoni a cavallo, la sfilata dei Lancieri di Montebello, i 300 sindaci in parata con la fascia tricolore. Ma sarà (forse) anche ricordata per il messaggio di Antonipy Blinken, Segretario di Stato sotto l’Amministrazione Biden (“Gli Stati Uniti e l’Italia sono alleati incrollabili, partner strategici e amici intimi”). E sarà ricordata perché, per la prima volta, hanno sfilato le rappresentanze diplomatiche e della nostra Unità di crisi.

LA NOSTRA COSTITUZIONE SAGGIA E LUNGIMIRANTE – Lo ha detto il presidente Mattarella nel suo messo al Capo di Stato Maggiore. Ma un po’ tutte le Autorità sono intervenute con frasi più o meno di  circostanza. Hanno parlato Salvini, Tajani, Piantedosi, Crosetto ed altri.

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