Boeri insiste contro i diritti acquisiti e sfida la Corte costituzionale

Tito Boeri
Tito Boeri

ROMA – Tito Boeri, presidente dell’Inps, insiste contro i pensionati, nonostante gli altolà venuti dal Governo, plaude ai commercialisti che negano i “diritti acquisiti” e ignora che la Cassazione ha cancellato quelle delibere. I giornalisti di “Ansa professioni” rilanciano le dichiarazioni sbagliate del presidente dell’Inps con un titolo che ignora la Cassazione pur citata nel corpo dell’articolo.  Riporto qui sotto titolo e notizia dell’Ansa senza bisogno di ulteriori commenti.

La Cassa previdenziale dei dottori commercialisti, “a differenza di altre forme previdenziali private, ha saputo per molti aspetti anticipare i problemi ed affrontarli”, innanzitutto riguardo al tema dei “diritti acquisiti”, dimostrando che, “in alcuni casi, si può applicare un principio, in qualche modo insito nel nostro sistema fiscale”, e cioè che “non solo chi ha di più deve dare di più, ma anche chi in passato ha avuto di più deve adesso contribuire maggiormente”. Ad affermarlo Tito Boeri, presidente dell’Inps, nel corso del forum promosso oggi, a Palazzo Colonna, a Roma, dalla Cassa pensionistica dei dottori commercialisti dal titolo “La previdenza che ci aspetta”, sostenendo che l’esperienza applicata ai vertici dell’Ente privato con il contributo di solidarietà (imposto a carico di trattamenti pensionistici già liquidati e calcolati con il sistema retributivo, ritenuto, però, illegittimo dalla Cassazione con una sentenza del 2014, ndr) “va esattamente in questa direzione. Perciò”, ha concluso, “non possiamo che guardarvi con interesse”.

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