PENSIONI. Riporto una lettera aperta di Franco Bozzetti a Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia):
“Non si risolvono i gravi problemi dei cittadini mettendoli gli uni contro gli altri, presunti ricchi contro presunti poveri. Lei dovrebbe, invece, battersi per aumentare i trattamenti pensionistici più deboli attingendo risorse dalla colossale evasione fiscale, dalla vendita dei beni sequestrati alle mafie, dalla eliminazione degli enti inutili e delle province, dall’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e, perché no, dalla drastica diminuzione dei compensi e dei vitalizi dei parlamentari”.
Francesco “Franco” Bozzetti, giornalista, ex vice direttore Mediaset e attualmente editorialista di “Stop” e opinionista di “VeroTv” ha scritto:
“Gentile onorevole Meloni, ho già avuto modo di dialogare con lei in un botta e risposta sul tema delle cosiddette “pensioni d’oro” sul settimanale “Stop” del quale sono editorialista da qualche anno.
“Ma non ho sortito gli effetti sperati visto che lei continua a insistere sulla necessità di ridurle, riparametrarle o addirittura, se potesse, abolirle. Lei è ammirevole nella pervicacia della sua battaglia perché incurante degli effetti penalizzanti che il suo atteggiamento produrrà alle prossime elezioni, visto che la platea dei pensionati che vuole colpire e’ piuttosto ampia e ancora di buona memoria. Ma, sorvolando su questo aspetto di politica interna al suo partito, mi consenta di sottolineare che nonostante la sua giovane età, sta facendo una campagna di retroguardia. Non si risolvono i gravi problemi dei cittadini mettendoli gli uni contro gli altri, presunti ricchi contro presunti poveri, togliendo a chi ha di più per dare a chi ha di meno.
“Un politico avveduto e intelligente come lei, dovrebbe invece battagliare per aumentare i trattamenti pensionistici più deboli attingendo risorse dalla colossale evasione fiscale, dalla vendita dei beni sequestrati alle mafie, dalla eliminazione degli enti inutili, delle province, dall’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e, perché no, dalla drastica diminuzione dei compensi ai parlamentari, dei loro vitalizi.
“Se metterà insieme tutte queste voci, si potrà rendere conto di quanti soldi si potrebbero ricavare per aumentare le pensioni minime (quelle di chi ha lavorato, non di chi non ha mai fatto nulla in vita sua), al posto degli spiccioli simbolici che vorrebbe recuperare con i prelievi forzosi imposti ai cosiddetti pensionati d’oro che, non solo hanno versato fior di contributi, ma anche sono tassati alla fonte con aliquote massime. Perché mai non allarga il suo fronte retorico anche ai grandi manager statali e privati, ai banchieri che guadagnano cento volte di più?
“Ai calciatori super pagati, alle star del cinema o della televisione, ai grandi sportivi, a quel dieci per cento di famiglie che possiede più del cinquanta per cento della ricchezza nazionale? Facile, vero, prendersela con i pensionati “dorati” che non hanno partiti o sindacati a difenderli, a negare per loro i diritti acquisti, considerando invece sacrosanti quelli dei parlamentari di oggi, ieri e domani?
“Le suggerisco sommessamente un’idea migliore di quella ha lei di corrispondere pensioni solo in base agli effettivi contributi versati: proponga una legge che, con effetto immediato sospenda a tutti quelli che lei considera “percettori” illegittimi, qualsiasi trattamento pensionistico concedendo però loro, la restituzione con rivalutazioni al tasso legale, di tutti i contributi versati nella loro intera vita lavorativa.
“Sono sicuro che, se condividerà questa impostazione, la sua crociata populista avrà finalmente fine con piena soddisfazione dei pensionati che vuole colpire. Questi ultimi potrebbero finalmente affidare i propri soldi (le pensioni, cara onorevole, sono stipendi differiti) a solide istituzioni finanziarie private che, a differenza di questo inaffidabile Stato, non metteranno in discussione a giorni alterni i risparmi di una vita.
Francesco “Franco” Bozzetti, giornalista, ex vice direttore Mediaset e attualmente editorialista di “Stop” e opinionista di “VeroTv”.
I commenti sono chiusi.