ROMA – La controversa riforma dell’Inpgi è passata al Cda. Ne riferisce Franco Abruzzo, presidente Unpit e editorialista di Blitz (leggi qui il contributo per intero dal sito http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18364). Si sottolinea in particolare la spaccatura dei rappresentanti del Governo nel consiglio d’amministrazione a proposito del contributo di solidarietà.
La riforma passa con 9 sì (otto esponenti della maggioranza della Fnsi + Andrea Mancinelli l’uomo di Palazzo Chigi), due no (Punto e a capo–INPGI FUTURO), l’astensione della rappresentante del Ministero del Lavoro, Fiorella Kostoris, che ha definito “anticostituzionale” il “contributo straordinario di partecipazione al riequilibrio finanziaria della gestione previdenziale” (che avrà una durata temporanea di 5 anni dalla data di approvazione dei Ministeri vigilanti).
Assenti i due rappresentanti della Fieg e un consigliere giornalista. Franco Abruzzo (presidente di Unpit): “La battaglia comincia ora. I giornalisti pensionati non si lasceranno massacrare da sedicenti Robin Hood. Ci saranno risvolti in tutte le sedi. I giornalisti pensionati frattanto farebbero bene ad abbandonare in massa la Fnsi, un sindacato che ha fatto fallire il Fondo ex fissa e che ora taglia gli assegni di quiescenza”.
Il presidente Camporese in sostanza suggerisce a Tito Boeri la strada pericolosa di imporre prelievi anche ai pensionati Inps, ignorando Parlamento, Consulta e Cassazione”. Sarà consentito il riscatto del praticantato anche per i giornalisti che abbiano svolto il tirocinio professionale presso le Scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine.