Renzi: “No a tagli alle pensioni”. E mette Inpgi fuorilegge

di Franco Abruzzo
Pubblicato il 31 Agosto 2015 - 06:50 OLTRE 6 MESI FA
Renzi: "No a tagli alle pensioni". E mette Inpgi fuorilegge

Matteo Renzi. Ha escluso tagli alle pensioni più alte

MILANO – Matteo Renzi proclama che interventi sulle pensioni più alte “non sono all’ordine del giorno”. Dopo anni di rapine, cominciate dal duo Berlusconi – Tremonti e allegramente proseguite sotto Mario Monti e Enrico Letta, trovano per la prima volta in Matteo Renzi un capo del Governo che sembra volere frenare l’andazzo, anche perché, non facendolo, sarebbe responsabile di un grave conglitto istitutzionale, agendo in aperto contrasto con la Corte Costituzionale.

L’importante dichiarazione di Renzi è stata affidata a una intervista di Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera. Alla domanda: “Ci saranno interventi sulle pensioni più alte?”, Renzi ha risposto: “No, non sono all’ordine del giorno”.

Contro la linea del Governo si trova isolato l’istituto di previdenza dei giornalisti, Inpgi, che invece ha varato una manovra sulle pensioni dei giornalisti del tutto improntata a principi di giustizialismo peronista, completamente fuori legge.

Credo che il presidente del Consiglio probabilmente ignori il misfatto compiuto nella previdenza dei giornalisti. Il Cda dell’Inpgi, usurpando i poteri dell’Esecutivo e del Parlamento, ha deliberato l’imposizione di prelievi su tutti gli assegni percepiti dai giornalisti in quiescenza dai più modesti ai più alti.

Ora tocca ai ministri dell’Economia e del Lavoro se approvare o meno questa ingiusta e illegale manovra. Spero che Padoan e Poletti non decidano in contrasto con quel che il loro premier dice non solo oggi ma da tempo.

È possibile che l’Inpgi faccia quel che non fa l’Inps? L’Inpgi, – ente sostitutivo dell’Inps, inserito nella Pa -, deve rispettare le sentenze della Cassazione che nega alle Casse professionali il potere di fissare contributi per via amministrativa.