Genova sotto assedio: cortei, allerta meteo, autostrada ko

di Franco Manzitti
Pubblicato il 14 Novembre 2014 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA
Genova sotto assedio: cortei, allerta meteo, autostrada ko

Genova sotto assedio: cortei, allerta meteo, autostrada ko

GENOVA – Genova nella mattinata di venerdì 14 novembre è una città ko. Lo sciopero CGIL con i suoi cortei concentrici verso il centro della città ha completamente bloccato la circolazione nel cuore del centro con ripercussioni ovunque. Scioperano tutti i trasporti pubblici.

L’assedio al palazzo della Prefettura e a piazza De ferrari, ombelico storico delle manifestazioni del 1960 in avanti, viene portato da cortei che stanno arrivando dal Ponente operaio, ma anche dal porto e dalle zone di Levante dove confluiscono i manifestanti della Provincia che marciano da Piazzale Kennedy. Lobiettivo finale è Piazza Caricamento, a ridosso deoi porto antico dove aspettano srudenti e operai.

Contemporaneamente la chiusura per tutta la notte di un tratto della Autostrada A 10, tra Voltri e Pegli, in direzione di Genova, per una frana pericolosa, ha mandato in tilt anche tutto il traffico verso il centro dalla costa orientale, riversandolo sulla viabilità cittadina già collassata. Il tratto è stato parzialmente riaperto, ma potrebbe essere chiuso da un momento all’altro. La frana è stata provocata dalle alluvioni dei giorni scorsi e rischia di segare fuori la città da Ponente perchè riguarda non solo la direttrice della costa, ma anche il traffico che arriva dalla A26, l’autostra dei Trafori che collega Alessandria ( sotto scacco per la temuta esondazione del Bormida con attesa ondata di piena) e tutta la pianura padana con Genova.

Su tutto ciò incombe un nuovo allerta meteo di livello 1, che dovrebbe scattare in serata e durare fino a domenica mattina, ma che potrebbe tramutarsi in allerta 2. Una eventualità che terrorizza sopratutto le zone dove la furia del clima si è scatenata nei giorni scorsi, ma anche il resto della Liguria, tutta praticamente in ginocchio. A Chiavari ci sono ancora zone senza acqua potabile e elettricità, sopratutto nella Valfontanabuona dove si stanno celebrando i funerali dei due coniugi sepolti dalla frana a Leivi sotto la loro casa. I punti di criticità a Genova-città sono 81 con una mappa delle emergenze che riguarda ogni angolo: un muraglone crollato nel quartiere borghese di Quinto, mezza casa crollata sulla collina friabilissima di Prà, delegazione ultrapopolare, dove gli abitanti si sono salvati per l’allarme lanciato dal gatto di casa che ha svegliato tutti all’alba agli scricchiolii dei muri che si sbriciolavano. L’entroterra del Tigullio è come bombardato dalle frane e la circolazione tra i fgrazioni e i paesi si allunga di decine e decine di chilometri. Alcunee strade sono considerate “irrecuperabili” per la vastità dei movimenti franosi che le hanno “tagliate”.

In un clima surreale i cortei sono già arrivati davanti alla Prefettura in un silenzio siderale, non uno slogan, non un grido.

E in questo clima complessivo, oggi nello stadio di Marassi si gioca l’attesissima partita internazionale di rugby tra Italia-Argentina, anticipata a oggi dalla data prevista di sabato pomeriggio, proprio per evitare le bombe d’acqua previste dall’ Allerta.

Oggi il quotidiano più diffuso della Regione, “Il Secolo XIX”, non è in edicola per uno sciopero improvviso dei tipografi dello stabilimento di san Biagio, che il piano della nuova proprietà (una società editoriale nella quale La Stampa ha il 77% e la famiglia Perrone il 23%) ha licenziato con l’anno nuovo.

Intanto ieri a Chiavari, in una drammatica riunione tra i sindaci colpiti dalle esondazioni di mercoledì notte e il capo della Protezione Civile Gabrielli si è assistito alla pace tra lo stesso Gabrielli e il governatore ligure Claudio Burlando, strigliato dal primo per l’”isterismo” delle richieste di aiuto nella notte tragica dell’ultima alluvione. “Abbiamo bisogno di tutti e non di polemiche” _ hanno concordato Gabrielli e Burlando.