Uno sciopero minacciato per il primo marzo, uno sciopero contro l’ipotesi di dover lavorare in classe fino a fine giugno, uno sciopero che hanno avuto l’impudicizia di decorare con i “valori delle Resistenza”, come fare lezioni a giugno fosse fascismo. Qualche prof sui social si diletta anche a deridere ragazzina che a scuola voleva andarci. Vittoria comunque alla fine dei “lavoratori della conoscenza”, il neo ministro Bianchi ha subito verificato l’impraticabilità tra il corpo docente e personale amministrativo di intaccare calendario esami, abitudini, vacanze. Scuola non si allunga perché Covid l’ha tagliata, i sindacati della scuola stanno la battaglia di giugno, un’altra battaglia contro la scuola.
