Sos articolo 41 della Costituzione: vogliono stravolgerlo

ROMA – Non ci sono soldi per finanziare la legge sullo Sviluppo? La polizia non può acquistare auto nuove, idranti ed estintori? Nei tribunali mancano i cancellieri e i giudici? le scuole cadono a pezzi? Gli imprenditori e i sindacati attendono provvedimenti urgenti per fronteggiare la devastante crisi economica e sociale?

E di cosa si stanno occupando le Camere, quali sono le emergenze per Silvio Berlusconi e i suoi alleati? Dal senato vogliono l’immediata approvazione del cosiddetto “processo breve”, dalla Camera addirittura la modifica dell’articolo 41 della Costituzione, in attesa, per altro, della legge bavaglio. Cosa c’entrano con la crisi? Nulla, ma il primo serve al capo per i suoi processi, il secondo è un volantino da dare in pasto a qualche ultra’ del liberismo che vuole e espellere dalla carta costituzionale il concetto di ” utilità sociale”, già perché di questo si sta parlando di stravolgere uno degli articoli chiave della Costituzione, quello che contempera la libertà della iniziativa privata con il ripetto della dignità della persona e con la salvaguardia del bene comune.

Un concetto simile è ormai parte di tutte le costituzioni e di tutti i trattati internazionali, solo in Italia si discute di cose simili, perché il governo non sa più cosa fare, è costretto a stare in aula perché altrimenti non avrebbe i numeri per fare maggioranza, deve ormai dedicarsi alla propaganda e alle norme ad “personam”, perché altro non riesce più a fare. Non riuscendo a fare altro vorrebbero stravolgere persino i punti qualificanti della Costituzione.

Se proprio vogliono dedicarsi all’articolo 41 si dedichino al 41 bis ed inaspriscano le norme a carico dei mafiosi, almeno in questo caso svolgerebbero davvero una funzione di ” utilità sociale” a tutela del bene comune, a meno che , anche in questo caso, non ci siano insuperabili conflitti di interesse.

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