No a Bellocchio per il film su Eluana. Brutta fiction di fine anno

Marco Bellocchio (LaPresse)

ROMA – Non vogliamo neppure credere che la notizia sia vera, eppure nessuno l’ha ancora smentita.

Ci riferiamo ad alcuni lanci di agenzia che ci hanno informato su trenta consiglieri della regione Friuli, del Pdl, del Pd, dell’Udc, di Futuro e Libertà, che avrebbero firmato una mozione con cui si invita la Film commissione regionale a non erogare  fondi al film di Marco Bellocchio dedicato anche, ma non solo, alla tragica storia di Eluana Englaro.

Il solo nome di Eluana, il rischio di una polemica con la Curia, gli opportunismi elettorali debbono aver scatenato i peggiori istinti censori.

Ancora meno accettabili sono le motivazioni fornite, si va da un gesuitico: “Il film non serve a promuovere il territorio”… Ad un più credibile: “Evitiamo polemiche inutili”.

Quello che sorprende non è solo il terrore che ancora alcuni provano solo a sentire rievocare il nome di Eluana, ma anche la cecità politica e civile che porta a dire no ad uno dei più grandi maestri del cinema contemporaneo, recente vincitore del Leone alla carriera a Venezia, uno spirito libero che non ha mai accettato di scrivere storie a comando e di schierarci pregiudizialmente a favore o contro questa o quella frazione, conventicola, partito.

Forse proprio per questo Bellocchio, al pari di Eluana e del papà Beppino, non è mai stato amato dalle chiese di ogni natura e di ogni colore. Naturalmente ci auguriamo che si sia trattato solo di uno scherzo, di una trovata pubblicitaria di un consigliere che forse voleva richiamare l’attenzione “sul territorio”, e non aveva mai sentito parlare di Eluana e di Bellocchio.

Chieda scusa e metta fine a questa brutta fiction di fine anno!

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