Violenza folle: così i black bloc aiutano gli “eversivi di palazzo”

Pubblicato il 16 Ottobre 2011 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Le violenze sono condannabili, ma la nomina dei viceministro e dei nuovi sottosegretari non è stata meno grave”: parole pronunciate da anonimi partecipanti alla manifestazione di Roma e correttamente riportate dai bravisimi cronisti di Sky e di Rai News che hanno seguito, momento per momento, gli eventi di sabato pomeriggio. Espressioni simili non possono e non debbono trovare forma alcuna di comprensione o di giustificazione.

Personalmente ho orrore di quanto ho visto in queste ore alla Camera dei deputati e di quanto è accaduto nelle ore successive e forse di quanto dovrà ancora accadere, ma nulla, proprio nulla può essere usato come un alibi per giustificare le violenze , i saccheggi , le auto bruciate, gli assalti alle case private…

Chi ha promosso gli incidenti lo ha fatto a freddo, tutto è stato programmato e pianificato prima, a prescindere da qualsiasi altra considerazione. A questo proposito sarà bene approfondire perché questo ben noto gruppo di provocatori non sia stato fermato prima che l’incendio annunciato divampasse.

L’obiettivo era quello di bucare la scena mediatica internazionale, farsi legittimare come i gestori della rivolta sociale, rivolgersi ad altre oligarchie della violenza che, e non da oggi, hanno per la democrazia e per l’azione di massa lo stesso disprezzo che hanno le oligarchie di ogni colore e di ogni latitudine.

Quei signori che hanno bruciato e spaccato hanno nei loro mirini quello che chiamano ” lo stato delle multinazionali” e ogni forma di protesta democratica, non violenta, di massa, capace di dare forma poltica all’indignazione.

Chi ha promosso la guerriglia è oggi il miglior alleato dei disegni ” eversivi di palazzo”, li rafforza , li consolida, li giustifica, rafforza il consenso alle ipotesi di un governo forte che ponga fine “all’imbelle parlamentarismo, alla democrazia della inefficienza”. Pensando di creare le condizioni per un cambiamento radicale queste persone scopriranno presto, molto presto di avere lavorato per il re di Prussia, di aver aperto la strada alle peggiori pulsioni che, da sempre, covano nelle viscere di questo Paese.

Ad approfitare di questo clima non saranno gli incappucciati di ieri, ma gli incappucciati i sempre! Per altro, nei loro cuori di incappucciati vecchi e nuovi, covano li stessi sentimenti di disprezzo per gli antichi valori della libertà, della fraternità, della uguaglianza.

Alla fine tutto torna!