Chiesa: Monti in, Berlusconi out, ma a caro prezzo per Italia e italiani

La Chiesa italiana o meglio i suoi vertici hanno deciso di abbandonare un ormai impresentabile Silvio Berlusconi per puntare su Mario Monti, tentando di trasformare la sua agenda in un vero e proprio Breviario di preghiera.

Nei loro comunicati hanno fatto riferimento alla necessità di riaffermare i valori della sobrietâ, della serietà, della ricerca del bene comune contro il prevalere degli egoismi e degli interessi privati.

Tutto molto bello e persino condivisibile, peccato che si siano dimenticati di fare, prima, un atto di contrizione e la dovuta penitenza.

Non abbiamo mai avuto simpatia alcuna per Berlusconi, ma chi oggi lo liquida come un reietto ne ha spesso condiviso umori e scelte politiche.

La Chiesa, o meglio il manipolo di cardinali che ha assunto il controllo della conferenza episcopale, ha sempre saputo chi fosse Berlusconi, quali fossero le sue intenzioni ed i suoi comportamenti, pubblici e privati.

Il prevalere dell’interesse privato su quello pubblico è stata una costante nella vita di Berlusconi, una sorta di stella polare, proprio per questo è stato scelto da molti, gerarchie cattoliche comprese, nella speranza che la progressiva privatizzazione della cosa pubblica distribuisse benefici generalizzati.

La tolleranza, anzi la “perdonanza” sui ” Vizi privati” è stata contrattata in cambio di favori, esenzioni, cancellazione del tema dei diritti civili dall’agenda del governo Berlusconi.

Chi oggi lo liquida con disprezzo ha assistito, spesso con complice accondiscendenza, ad ogni tipo di prodezza in sede nazionale ed internazionale.

Non a caso nella cosiddetta Agenda Monti nulla si dice in tema di diritti civili.

Nulla si dice in materia di coppie di fatto, di divorzio breve, di riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali, di consolidamento delle conquiste civili delle donne, per fare solo qualche esempio.

Su questi ed altri temi la Chiesa, o meglio il gruppo attualmente dominante, chiederà a Monti di ” non fare come in Europa” , anzi di aumentare ulteriormente lo spread negativo che ci separa non solo dalla Francia, ma persino dalla Germania della cristianissima signora Angela Merkel.

Se questo non dovesse accadere anche Monti sarà liquidato e, naturalmente, anche nel suo caso, non ci saranno atti di contrizione, perché i cardinali hanno in privilegio di poter scomunicare gli altri e assolvere se stessi.

 

 

 

 

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