Cittadella, “privacy per il bambino”. Ma senza video chi ne avrebbe parlato?

LaPresse

PADOVA – Il governo e il capo della polizia, Manganelli, hanno chiesto scusa per l’episodio accaduto davanti ad una scuola di Padova. Tutto bene dunque, caso chiuso? Purtroppo no, e certo il caso non si chiuderà mai nella testa e nel cuore di quel bambino che farà tanta fatica a sanare le ferite interiori.

Resta una domanda: cosa sarebbe accaduto senza il contestato video che ha documentato la scena con tanto di urla, botte, poliziotti in divisa visibilmente alterati ed incapaci di esercitare ruolo e funzione?

Lo scriviamo perché, anche in queste ore, non è mancato chi ha cercato di spostare il tiro solo sulla privacy violata e sui diritti del minore calpestati da chi ha deciso di trasmettere il filmato. Naturalmente non sono mancate le richieste di bavaglio e di sanzioni disciplinari, che ormai accompagnano qualsiasi discussione relativa al sistema dei media.

Senza quel video lo scandalo sarebbe scoppiato? Il capo della polizia avrebbe aperto bocca? Il governo si sarebbe precipitato a prendere le distanze?

No, quasi sicuramente no, del resto i ragazzi picchiati alla Diaz attendono ancora le scuse e i mandanti politici di quella giornata sono saldamente ai loro posti di combattimento.

Le scuse le attendono ancora le famiglie Cucchi, Aldrovandi, Ferulli, Uva…. che hanno visto i loro cari entrare vivi in caserma ed uscire, qualche ora dopo, dentro una bara. Purtroppo per loro nessun video ha ripreso alcunché.

Nel caso di Padova quel filmato ha reso impossibile depistaggi, veline, giustificazioni postume. Quello che, eventualmente, si può e si deve discutere è l’uso successivo che di quel video è stato fatto per speculare,per alimentare la tv del cinismo e del dolore, per raccattare qualche ascoltatore a colpi di lacrime e sulla pelle di un ragazzino.

Di questo si può e si deve parlare, ma cerchiamo di non dimenticare che lo scandalo, in questo caso, non sta nella prima trasmissione di quel video, ma nelle immagini che abbiamo avuto la sfortuna di vedere.

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