Intercettazioni. “Italia zimbello d’Europa”

ROMA – Poco prima dell’ora di pranzo, mercoledì 5 ottobre, la maggioranza ha incassato il primo voto favorevole sulla cosiddetta legge bavaglio. Neppure loro hanno avuto il coraggio di battere le mani, sguardi bassi, e tanta fretta di raggiungere la sala da pranzo.

Lungo i corridoi si potevano cogliere sospiri e frasi smozzicate del tipo: ” Speriamo siall’ultimo voto così… però dovrebbe fare un passo indietro, ma possiamo parlare di bavaglio mentre l’Italia rischia il fallimento, di questo passo – ha sibilato un leghista di fede maroniana- ci faranno votare la fiducia anche sulle mutande di Berlusconi”.

Neppure a noi, che berlusconiani non siamo, sarebbero mai venute in mente simili parole. Forse riusciranno ad ottenere l’ultimo voto di fiducia, ma subito dopo scopriranno che la sfiducia nei loro confronti diventerà incotenibile. Per averne una idea basterà dare una occhiata a Wikipedia che ha deciso di auto oscurarsi, una decisione senza precedenti che ci rende simili ai paesi considerati a rischio in materia di libertà dei media.

Al di là di qualsiasi altra considerazione, senza neppure entrare nel merito del provveddimento, troviamo folle la sola idea di paralizzare il Parlamento sulle intercettazioni, mentre tutto intorno infuria una devastante crisi economica, sociale,etica. In queste ore le agenzie di rating hanno ulteriormente declassificato l’Italia, semmai la legge bavaglio dovesse essere approvata, saranno le medesima istituzioni internazionali e la corte europea che provvederanno a retrocederci ulteriormente nelle graduatorie internazionali in materia di libertà di informazione e di diritti civili, con tutto quel che ne consegue sul piano della credibilità internazionale”. “Rischiamo di essere lo zimbello d’Europa..”, ha tuonato la presidente Marcegaglia, berluconiana pentita, qualcuno l’avverta che già lo siamo.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie