La Rai di Tafazzi, che compra “Il Caimano” e lo tiene nel cassetto

Nanni Moretti (foto Lapresse)

Nella Rai di questi tempi prevale la stupidità o l’arroganza? Propenderemmo per la prima risposta, ma forse non c’è contraddizione alcuna tra le due cose, l’una e l’altra possono convivere benissimo, anzi forse l’una non potrebbe vivere senza l’altra.

A confermarlo è arrivata la denuncia del regista Nanni Moretti che, nel corso di una intervista rilasciata alla emittente La 7, ha denunciato come la Rai, dopo aver acquistato i diritti per la trasmissione del film Il Caimano, abbia deciso di non metterlo in programmazione, nonostante gli impegni presi.

Non contenti hanno anche chiesto al regista, uno dei pochi italiani ad aver trionfato a Cannes, se avrebbe dato il suo placet al taglio della scena finale, quella nella quale “Il caimano” ordina ai suoi fedeli l’assalto al palazzo di giustizia, reo di averlo processato e condannato. Per altro quando Moretti realizzò questo finale furono in molti, e non solo a destra, ad accusarlo di “catastrofismo”, di eccessi, di antiberlusconismo nevrotico, tanto per cambiare.

Roba da non crederci, da interdizione perpetua dai pubbici uffici. Come si fa solo a pensare che un regista come Moretti possa accettare di autocensurarsi?

Questi sembrano davvero gli eredi di quelli che mandarono al rogo le copie di ” Ultimo tango a Parigi”, il film di Bernardo Bertolucci.

Perché hanno comprato questo film se ormai non dispongono più di autonomia alcuna?

Perché non lo regalano a Sky, a La7, a chi non deve chiedere prima il permesso al presidente del Consiglio?

Perchè hanno preso l’impegno a trasmetterlo?

Non contenti hanno anche detto di no alla richiesta del direttore di Raitre, Paolo Ruffini, di poterlo mandare in onda lui, in prima serata: “Ci mancherebbe altro, gli hanno risposto, è un film troppo importante, dobbiamo trasmetterelo su rai uno, la rete ammiraglia…”.

Questa è stata ed è ancora la Rai di Masi, cambierà con la signora Lei (Lorenza, ndr)?

In quale paese il servizio pubblico compra il film di uno dei registi più noti e poi lo congela, anzi ne chiede la mutilazione? Come definire una simile nefandezza? Possibile mai che non ci sia una sola persona nel centro destra che non trovi la forza di manifestare quanto meno un disagio etico di fronte a simili comportamenti?

Il tre maggio in tutto il mondo si celebrerà la giornata internazionale dell’informazione, perchè la Rai non fa un bel regalo ai suoi abbonati e non trasmette integralmente, in prima serata, sulla rete uno, il film di Nanni Moretti?

Purtroppo non accadrà e la tv pubblica tedesca continuerà a trasmettere un triste spot nel quale dopo aver invitato i suoi abbonati a pagare il canone, ricordando che la libertà di informazione è la condizione essenziale per un ordinamento democratico, poi il messaggio con queste parole: “Altrimenti si rischia di fare la fine dell’Italia”, dissolvenza, e primo piano del faccione di Berlusconi.

Già, ma come è noto anche la Germania è in mano ai rossi capeggiati da quella bolscevica della signora Merkel.

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