Riforme. Costituzione, Mussolini e Pinochet da bordo piscina insulta i morti

Riforme. Costituzione, Mussolini e Pinochet da bordo piscina insulta i morti
Augusto Pinochet: evocarlo come paragone con i Governi di oggi mentre si sta a bordo piscina è un insulto a morti e torturati

Non ci piace il fastidio per il pensiero critico e ancor meno quando tutto il coro mediatico intona le stesse note e bacia la pantofola al potente di turno.

Ben vengano dunque le critiche, anche dure, al metodo e al merito delle modifiche alla Costituzione e alla legge elettorale. Del resto stiamo parlando di leggi fondamentali per l’ordinamento democratico e per il futuro dell’Italia.

Il fastidio per i tanti “Frenatori” che vogliono arrestare qualsiasi innovazione, non può e non deve diventare “Fastidio” per il freno che rappresenta invece una funzione insostituibile non solo per le automobili, ma anche per le Costituzioni.

Quando si vuole rafforzare il potere dell’esecutivo sarebbe altrettanto importante rafforzare, prima, il ruolo e la funzione dei poteri di controllo.

Proprio perché crediamo nella necessità che, su questi temi, la dialettica sia forte e libera, non possiamo invece accettare l’evocazione strumentale e teatrale del fascismo, di Mussolini e addirittura del Cile di Pinochet.

Queste immagini non solo non giovano alla causa, ma sono offensive per chi davvero ha patito carcere, esilio, pestaggi, eliminazione degli amici piú cari.

Se poi vengono pronunciate dal bordo di una piscina o passeggiando in riva al mare, invece di suscitare terrore ed ansia, generano sarcasmo e senso del ridicolo e contribuiscono a rafforzare chi non sopporta non solo i frenatori, ma anche i freni.

Sia come sia, almeno lasciate riposare in pace chi davvero ha perso la vita per opporsi a regimi dittatoriali e sanguinari, di qualsiasi natura e colore.

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