![Giuseppe Turani](/wp/wp-content/uploads/2018/05/giuseppe_turani-300x197.jpg)
ROMA – Giuseppe Turani ha pubblicato questo articolo su Uomini & Business con il titolo “Auto blu e falò”, con sottotitolo “Più che un governo sta partendo una soap opera. Bibi e Bibò a palazzo Chigi”. Blitz Quotidiano [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] ripropone l’articolo ai suoi lettori:
“C’è un modo molto semplice per sapere che cosa ci sarà nel programma di governo dei due giovanotti: prendete i loro programmi elettorali e dividete tutto per dieci, poi ancora per dieci e di nuovo per dieci. Il risultato sarà il programma di governo. Non escludo nemmeno ulteriori limature da parte delle burocrazie ministeriali e di Bruxelles. Troppo drastico? I 600 mila immigrati da espellere, secondo Salvini, probabilmente diventeranno 6, opportunamente ripresi dalla 7 mentre salgono sulla scaletta dell’aereo”.
“La flat tax al 15 per cento, se va bene, si ridurrà a uno 0,02 in meno di imposte, ma non è sicuro. La legge sul conflitto di interessi è già volata via. Non se ne parlerà mai più. Il reddito di cittadinanza sarà il nuovo nome del reddito di inclusione, già esistente (grazie a Gentiloni). Di Maio cercherà di allargarlo a qualche altro milione di italiani, ma solo se nel frattempo lo spread non si sarà messo anche lui a volare. Giunti a questo punto, basta. Per il resto Giggino e Salvini cercheranno di godersi la vita. Auto blu, tanti viaggi all’estero (con interprete), molti inviti a visitare l’Italia populista a personaggi notori (madame Le Pen, Orban, polacchi e gente simile, Putin forse non risponderà nemmeno al telefono)”.
“Intanto, una talpa (il mondo reale) scaverà sotto le suole delle loro scarpe. La congiuntura rallenta, i tassi di interesse sui debiti salgono, e servirebbe qualche idea nuova per rilanciare l’Italia (ultima già adesso come crescita in Europa, figurarsi fra sei mesi…)”.
“Si potrebbe chiedere al candidato 5 stelle per l’economia (speriamo che venga bocciato all’istante), quello che viene da Pretoria e che viene presentato come il nemico pubblico n. 1 del Pil, cioè della crescita, ma forse sarebbe anche meglio evitare”.
“Potrebbe scapparvi una sberla, e non sta bene. Rimane la carta dell’economista della Lega, il Borghi Aquilini: ha detto che convincerà Draghi a bruciare i nostri Bot che la Bce ha comprato per darci una mano, così ci liberiamo del peso del debito. Se Draghi mi autorizza, mi metto a vendere i biglietti per quell’incontro: il ricavato va a Medici senza frontiere. Annunciati, ma sono cose davvero ridicole, il ministero della famiglia (la vecchia economia domestica delle scuole medie?) e due o tre altri ministeri altrettanto inutili e fantasiosi”.
“Insomma, non sta partendo un governo, ma una soap opera. Se non fossimo già nei guai, ci si potrebbe pure divertire. Questa volta gli italiani hanno fatto davvero un casino”.