Grillo da Fazio si chiede: Ho peggiorato questo paese? ammette il fallimento, gli manca Casaleggio

Grillo da Fazio si chiede: Ho peggiorato questo paese? ammette il fallimento, gli manca Casaleggio ma il savonese non incalza il genovese sul figlio

di Bruno Tucci
Pubblicato il 13 Novembre 2023 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA
Grillo da Fazio si chiede: Ho peggiorato questo paese? ammette il fallimento, gli manca Casaleggio

Grillo da Fazio si chiede: Ho peggiorato questo paese? ammette il fallimento, gli manca Casaleggio

Dov’è finito il grillo parlante che infuocava le piazze e mandava tutti a quel paese?

Dopo dieci anni ritorna in tv (da Fabio Fazio, naturalmente) e appare un uomo depresso che non crede più a quel Movimento che aveva inventato, i 5Stelle. Eppure i grillini erano saliti al governo, scoperto un presidente del consiglio che per due volte si è seduto a Palazzo Chigi come premier. Diventati la maggioranza in Parlamento  i proseliti dell’ex comico credevano di rivoluzionare la politica.

Invece hanno fatto la fine di quei suonatori che andavano per suonare e tornarono suonati.

Due lustri non sono passati invano. Grillo è invecchiato come tutti noi, le sue battute non pungono più anche se lui fa di tutto per apparire quello di una volta. Riconosce di aver fatto un flop dopo che i 5Stelle erano saliti alla ribalta, superando tutti “quei poveretti” che sedevano a Montecitorio o a Palazzo Madama.

“Allora – si domanda – debbo continuare a far politica se oggi il Movimento è tra coloro che balbettano e sono come quelle squadre che ondeggiano tra metà classifica e zona retrocessione?” 

A questo punto, il conduttore del programma avrebbe potuto chiedergli: non ci poteva pensare prima, non poteva riflettere e contare fino a dieci prima di scendere in piazza e prendere tutti per il sedere?

Naturalmente Fabio Fazio non ci pensa nemmeno a metterlo in difficoltà. A lui basta solo fare audience e dimostrare a chi lo ha ingaggiato che ha concludo un grosso affare. E’ vero, gli indici di ascolto quando va in onda sono altissimi, su questo non ci possono essere dubbi e sarebbe una bugia bella e buona se si affermasse il contrario.

Dunque, l’aver chiamato Grillo in tv è diventato uno scoop anche se l’età non ha avuto pietà nemmeno per lui.  E’ lui stesso a riconoscere che il suo discorso politico è fallito. Perché? Spiega: “Avevo al mio fianco Casaleggio, un grande organizzatore. Una volta scomparso lui è cominciata la discesa ed anche la mia tessera del Pd (a cui mi ero iscritto prima di costruire il Movimento) apparve vecchia e superata”.

A sorpresa il Grillo di oggi si chiede: “Ho peggiorato questo paese?” La risposta la lasciamo a chi avrà la bontà di leggerci. Pure contro Giuseppe Conte, una volta pupillo dell’ex comico, lancia frecce avvelenate: “Parlava molto e si capiva poco. Era perfetto per la politica”. Non era stato lui ad inventarlo insieme con Luigi Di Maio pescandolo all’Università di Firenze dove insegnava?

A questo proposito non ci sono dubbi ed oggi i suoi rapporti con il Presidente non sono più come quelli di una volta. E’ cambiato Grillo, sono cambiati anche i suoi fans che pendevano dalle sue labbra quando parlava e mandava in visibilio quanti lo ascoltavano (tanti, a dire il vero). Ha ancora molti amici il Grillo di oggi? Pochissimi se si fa un raffronto con i tempi che furono.

Però, la cattiveria non lo ha abbandonato del tutto. Ad esempio quando parla del governo e di Giorgia Meloni. Che ne pensa di questo esecutivo di centro destra? Sorride Grillo quasi a dimostrare che si aspettava e avrebbe voluto questa domanda.

“Io paragono tutti quelli che vivono o circondano Palazzo Chigi ad una decalcomania: chi la più critichi più si appiccica. Volete saper quel accadrà di Giorgia e dei suoi compagni di cordata? Cadranno da soli anche se l’opposizione non ha per il momento frecce al suo arco”.

Certo, c’è un argomento su cui Grillo non si sente così sicuro: il processo contro suo figlio accusato di stupro. Non cade nella provocazione e dribbla la domanda parlando di Giulia Bongiorno, l’avvocato della Lega che difende la ragazza vittima di quei giovanotti. “In un processo a porte chiuse, attorniata dai microfoni, organizza comizi all’uscita del tribunale”. Niente altro.

Lascerà un testamento l’uomo che ha inventato il Movimento? “Ho lasciato tutto a me”, risponde con ironia. Ho un solo dubbio che vorrei porre a quanti mi conoscono: Che cosa debbo continuare a fare?” Una voce risponde dal pubblico: “Il comico”. Amen.