Harry e padre Georg, ovvero la “vendetta degli esclusi“. Questa la prima lettura. Ce ne saranno altre? Probabile. I protagonisti sono tignosi, irremovibili, gonfi di caparbietà (e forse di visibilità).
Facile che abbiano in mente varie puntate, vista la resa. Oltretutto le loro recenti lagnanze aiutano a promuovere i loro libri: martedì 10 è uscita l’autobiografia del principe (“Spare”, che in inglese vuol dire rimpiazzo, come pezzo di ricambio o ruota di scorta), giovedì 12 il volume del prelato tedesco (“Nient’altro che la verità “, edizioni Piemme). Gli editori gongolano, gli autori incassano. Le loro sfide al Potere incendiano la curiosità e le fantasie dei lettori. Grasso che cola. Harrry sfida il re, Georg il Papa. Il principe graffia la matrigna Camilla; padre Georg se la prende col progressismo di Papa Bergoglio .
Harry e Georg COSTRETTI A DARE PROVE DI AUTENTICITÀ
Ora viene il bello. Harry e Georg sono costretti a dare prove di credibilità e non sarà facile. Il duca di Sussex ha scatenato una bufera sui reali cominciando con Camilla Parker Bowles. Dice di voler la pace e intanto spara cannonate, giusto come Putin, e ne ha per tutti. Per la cognata Kate in conflitto aperto con la moglie Meghan e sostiene di non aver definito” razzista” la famiglia Reale Britannica. Tace per ora il futuro Re William ma, si dice, solo per il bene della famiglia e della Nazione. Durissime le parole di Harry contro la matrigna Camilla: “ Prima cattiva, poi pericolosa. È stata la causa del divorzio dei miei genitori “.
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Harry ha strappato con Bughingam Palace. E ha quasi tutti contro. La sua popolarità in Gran Bretagna è crollata ai minimi storici. Di qui il lancio del petardo contro la matrigna nella speranza che la regina consorte abbocchi. Il lutto mai elaborato per la mamma Diana ha reso feroce il Duca di Sussex.
Padre Georg è stato sfrattato (non ancora ufficialmente) dalla “ Mater Ecclesiae”; forse approderà alla prestigiosa università della Santa Croce, vicina all’ Opus Dei. Padre Georg e Bergoglio si sono già incontrati in un faccia a faccia da cui non è trapelato quasi nulla ma è chiaro il disegno del Pontefice: arginare l’esplosione della faida tra correnti descritte nel libro- manifesto di Georg.