Il monopattino va, l’incubo resta: boom di vendite e noleggi e di incidenti, c’è troppo permissivismo

Monopattino, boom di vendite e noleggi. E di morti. Fioccano le polemiche, ovunque crescono  gli incidenti, le regole sono un caos. 

Vorrei poterne parlare bene di questa eredità grillin, fare l’elogio di un mezzo agile ed ecologico, adatto a tutte le età (o quasi), perfetto nello slalom speciale del traffico cittadino.

Vorrei ma non posso. Non ci riesco. Perché questi ”surf di città “ (copyright Beppe Boni) sono ormai un incubo per gli automobilisti. E per i pedoni che passeggiano sui marciapiedi ignari che, da un momento all’altro, possa sbucare  una mina vagante ciondolante sul pattino silenzioso, con il pilota magari avvinto al cellulare. Sono un incubo, punto e basta.

Monopattino, una novità che, in anno (2020), ci è costata 14 morti, 565 incidenti.

240 nella sola Milano in sei mesi (da giugno a dicembre 2021), troppi feriti sulle nuove piste /corsie ciclabili volute dal sindaco Sala che, eccitato dalla novità rivoluzionaria, ha pure autorizzato i nebulosi servizi di sharing.

Volano le vendite e i noleggi. In testa Bari (500 mila) seguita da Rimini (333.340). Totale noleggi nell’ ultimo anno: 7.400.000. In Italia, secondo l’Osservatorio Confindustria Ancma (Associazione  Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) circolerebbero circa 300 mila monopattini elettrici.

Le flotte più nutrite di monopattini in condivisione? Roma ha il primato con 12.900 veicoli disponibili. Seguono Milano (5.250) e Torino (3.000). Vogliamo parlarne? Vogliamo evitare il Far West sulle strade? Vogliamo mezzi più sicuri?

Il dibattito sulla sicurezza dei mezzi è all’ordine del giorno.

È un bla bla continuo, inconcludente, sterile, velleitario, stucchevole. In sintesi: questi monopattini vanno troppo forte, bisogna limitarne la velocità. 

Le nuove regole non hanno poi risolto un granché. Sono blande. E mancano i controlli. Ecco le cose più urgenti secondo almeno gli Osservatori regionali.
1) CARTELLONISTICA STRADALE –  Non è chiara. Occorre definire chiaramente il limite di velocità in base al tipo di strada percorsa.
2) CASCO PER TUTTI – Non solo obbligatorio per i minorenni. Basta un casco da bicicletta standard.
3) OBBLIGO DI TARGA – Lo chiedono molte associazioni. Perché il legislatore ha glissato sul tema? Serve per identificare l’autore di eventuali trasgressioni (ad esempio per arginare il malcostume dei monopattini abbandonati sui marciapiedi).
4)OBBLIGO DI FOTO – Chi prende un monopattino in sharing deve avere l’obbligo di fotografare il mezzo per dimostrare di averlo parcheggiato in un luogo consentito. Ovviamente no ai parcheggi selvaggi.
5) FRECCE E STOP – Dal primo luglio 2022 sono obbligatori per i nuovi mezzi. Chi invece circola da tempo e non ha il mezzo conforme dovrà adeguarsi entro l’1 gennaio 2024. Una discriminazione inacettabile. Serve un adeguamento immediato. Poche storie.

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