Il Papa all’Angelus ha chiesto “un applauso a tutti i giornalisti“ nella Giornata mondiale delle comunicazioni

Il Papa all’Angelus ha chiesto alla folla “un applauso a tutti i giornalisti “ nella Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. La vicinanza alla Emilia Romagna

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 21 Maggio 2023 - 21:14 OLTRE 6 MESI FA
Il Papa all’Angelus ha chiesto “un applauso a tutti i giornalisti“ nella Giornata mondiale delle comunicazioni

Il Papa all’Angelus ha chiesto “un applauso a tutti i giornalisti“ nella Giornata mondiale delle comunicazioni

Il Papa all’Angelus ha chiesto “un applauso a tutti i giornalisti“ nella Giornata mondiale delle comunicazioni. 

Sudan, Ucraina, Emilia Romagna. E i giornalisti. Sorprendendo i  più, Bergoglio ha invitato i presenti in piazza San Pietro addirittura ad un applauso a tutti i giornalisti rivolgendo loro un accorato consiglio:”Non temete di parlare col cuore. È il cuore che ci muove a una comunicazione aperta e accogliente”.

Questi i quattro punti toccati da Papa Francesco nel tradizionale Angelus domenicale. Quattro temi caldi scelti da Bergoglio per la “Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “. Ma se per i primi tre temi – Sudan, Ucraina, Romagna – si è trattato di rinominare la sua nota vicinanza ( quando in particolare  ha ricordato l’alluvione, dalla piazza del Vaticano si è levato un lungo,scrosciante, applauso), il riferimento al compito che attiene ai giornalisti, oltreche’ in sintonia con la giornata celebrativa (in tutto il mondo), ha suscitato emozioni francamente inattese quanto gradite dai cronisti  (numerosi) presenti in piazza San Pietro, accanto alle suore indonesiane e ai pellegrini argentini.

IL DOLORE DEL PONTEFICE

Le guerre in corso in Sudan e Ucraina sono il suo tormento. Ha ripetuto:” Le armi distruggono ogni speranza di pace”. Ed ha invitato a pregare per “ le sofferenze della martoriata Ucraina e per tutte le Nazioni ferite dalla violenza e dalla guerra”. Ha manifestato anche la sua preoccupazione per il Sudan che da lunedì 22 verifica il primo “cessate il fuoco”per sette giorni. Si tratta di una tregua umanitaria concordata dall’esercito sudanese e dalle forze paramilitari di supporto rapido (Rsf). Ma sapendo che lo stop alle armi comunque scricchiola, ha lanciato un appello alle autorità internazionali perché trovino un accordo di pace.

Quanto all’Ucraina vedendo che le cose stanno precipitando ( Bakmut è caduta) è tornato a pungolare gli uomini di buona volontà  affinché trovino la via della tregua. Certamente preoccupato delle ultime dichiarazioni di Zelensky che al G7 in Giappone ha incontrato i grandi del mondo dicendo:” La distruzione dell’Ucraina mi sembra Hiroshima”. E poi Zelensky ha aggiunto:” Io so chiaramente quello che sta succedendo a Bakmut ma non posso rivelarvi le valutazioni tattiche dei nostri militari”. Vedremo.

MESSAGGIO DEL  PAPA AI GIORNALISTI

Bergoglio al termine del Regina Coeli in Piazza San Pietro ha ringraziato “gli operatori della comunicazione auspicando che i giornalisti siano sempre al servizio della verità e del bene comune”. È a questo punto che ha richiamato  la folla ad un applauso “ a tutti i giornalisti “. Nel tema che ha definito del “ Parlare con il cuore” Bergoglio ha spiegato che “ è il cuore che ci muove a una comunicazione aperta e accogliente. Non dobbiamo temere di proclamare la verità anche se a volte scomoda, ma piuttosto di farlo senza carità, senza cuore”.