ROMA – Impeachment per Alto Tradimento. M5S, Lega e Fratelli d’Italia fanno sapere che stanno studiando di mettere in stato di accusa il Capo dello Stato. L’Alto Tradimento starebbe nell’aver impedito che chi ha la maggioranza in Parlamento si faccia il governo come e con chi gli pare. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] L’Alto Tradimento starebbe nel non aver ottemperato all’unica e suprema legge: quella del corpo elettorale. Dunque i partiti più votati la legge, il Capo dello Stato che fa ostacolo alla vera legittimità.
Una legittimità superiore a quanto scritto in Costituzione dove è scritto che è il Capo dello Stato la garanzia di tutto il corpo politico e sociale, della Nazione tutta. Costituzione dove è scritto che il Capo dello Stato ha la responsabilità della nomina dei ministri e soprattutto la responsabilità del’evitare danno al paese e alla collettività.
Se fanno davvero questa mossa, ma già averla ipotizzata e pubblicizzata basta e avanza, M5S, Lega e Fratelli d’Italia varcano un confine, anzi un possibile, probabile punto di non ritorno. Perché o il Capo dello Stato accusato di Alto Tradimento, quindi di sostanziale sedizione di fronte alla legge e al corpo dello Stato, è colpevole oppure di sostanziale sedizione di fronte alla legge e al corpo dello Stato sono colpevoli loro.
O la democrazia è il volere assoluto del corpo elettorale, assoluto, cioè senza limiti costituzionali. O la vera democrazia è la volontà popolare senza “limiti dettati dalla Costituzione”. E quindi sotto accusa va messo chi in questi limiti la vuol mantenere. O la democrazia è la volontà popolare non onnipotente, la volontà popolare dentro i limiti che la comunità si è data in Costituzione per garanzia e salute collettiva. E allora gli eversori e i traditori della legge e Costituzione sono coloro che lanciano l’accusa di impeachment contro un Capo dello Stato che nella legge è stato e sta.
La minaccia di impeachment è certamente grido e grida da campagna elettorale. Ma è qualcosa di più. Io la legge, tu il traditore, voi i traditori…Questa è già prosa e umore da guerra civile. Di Maio che dice: “allora ce lo dicano…che votiamo a fare?”. E’ certamente già campagna elettorale per le prossime elezioni. Ma è anche qualcosa di più: è la narrazione di una vittoria mutilata dai traditori, la narrazione del nemico interno ai comandi e al soldo dello straniero. E’ il munizionamento ideologico di una guerra civile e non solo l’architettura di una propaganda elettorale.
E almeno e di certo in un aspetto essenziale il voto del 4 marzo viene rispettato dai fatti: si voleva che il sistema crollasse, si è votato a maggioranza contro il sistema? Ecco, esito elettorale rispettato: il sistema sta crollando.
Per davvero. Non solo nei cosiddetti Palazzi. La caduta del sistema presto arriverà, già sta arrivando nei portafogli pubblici e privati, nelle aziende, nelle banche. E poi sarà negli uffici, nelle case, nelle fabbriche, nelle strade. Mezza Italia e forse più conta, spera e confida e crede che dal crollo del sistema uscirà indenne e anzi favorita dai liberatori. Mezza Italia forse meno teme che sarà la rovina generale causata e voluta dagli incoscienti. Di certo qualcuno ci resta sotto quando crollano i sistemi. E mai, mai è successo che a restarci sotto siano in pochi. Spesso sotto ci restano anche quelli che la caduta del sistema l’hanno voluta e votata, in piena e libera volontà.