La Chiesa, le donne, gli omosessuali

di Mario Lenzi
Pubblicato il 6 Dicembre 2009 - 11:26| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

” L’ uso della pillola abortiva Ru 486 , come ogni aborto, è un crimine”: lo afferma il cardinale J. L. Barragan. E aggiunge con sicurezza : “Gli omosessuali non andranno nel regno dei cieli”. Se le cose stanno davvero così, allora io non sono escluso, il cardinale mi permetterà di andarci. Ma non ho le sue certezze, non condivido i suoi anatemi e mi troverei veramente a disagio se dovessi andare in Paradiso con lui.

Forse il cardinale è troppo perentorio e schematico. Dovrebbe meditare sull’appello dei quaranta martiri di Sebaste : “Preferiate piuttosto, fratelli, far conto sulla misericordia di Dio”. Ho l’impressione che il Paradiso sarebbe assai meno affollato se tutte le donne che hanno abortito e tutti gli omosessuali ne fossero esclusi.

Non so quale sia l’ esperienza di vita del cardinale Barragan , ma per quanto mi riguarda devo dire che ho conosciuto tante degne persone che potrebbero essere annoverate nell’uno e nell’altro campo e che

certamente avrebbero qualche titolo più di me per essere accolte in cielo. Devo anche dire, per correttezza, che secondo me, l’unico Paradiso reale che esista è, per dirla con Antonio Gramsci, quello che

“per una madre penso sia il il cuore dei suoi figli.” Il resto fa parte del platonismo spiegato al popolo.

Sugli omosessuali la Chiesa ha una lunga esperienza, non solo per quelli, anche santi, che ha annoverato nelle sue fila, ma perché colloca e onora la donna soltanto in una dimensione ben precisa. Sotto questo

aspetto, è crudamente rivelatrice la disinvoltura con la quale il cardinale mette sullo stesso piano le donne che abortiscono e gli omosessuali, facendo di ogni erba un fascio. Non c’è da stupirsene.

Forse su lui pesa una lunga tradizione che ha sempre visto i Padri della Chiesa molto sospettosi e diffidenti nei confronti dell’altro sesso.

Sant’Agostino, riconosciuto come il maggiore fra loro , ebbe a dire che “per quanto mi sforzi, non riesco a trovare una qualche ragione d’essere dell’esistenza di una donna, se si toglie la causa del partorire

( “…si pariendi causa subtrahitur”). Infatti un uomo avrebbe potuto aiutare Adamo nel suo lavoro meglio di una donna; e in ogni caso -prosegue sant’Agostino- due amici sono più adatti a vivere insieme

di quanto lo siano un uomo e una donna”. Se lo dice lui.