Cinque grandi sfide ci attendono in questo 2022 partito zoppicando. L’Italia è paralizzata dalla quarantena, almeno tre milioni di persone costrette in casa.
Non possono lavorare perché positive o in attesa di tamponi e Green pass. Viviamo in una giungla di regole, ritardi e procedure diverse in ogni regione. Unica consolazione l’accordo Figliuolo-farmacie per le mascherine Ffp2 a 75 centesimi.
Restano i problemi che ci trasciniamo dal 2021 e che l’anno appena cominciato suona già a martello. Lavoro , scuola, caro bollette, sbarchi clandestini, boom di contagi (fonte Gimbe), servizi essenziali – treni, bus, ospedali – a rischio paralisi per le assenze del personale.
In tutti i lavori gli organici si assottigliano. Il “tamponificio Italia” (definizione del prof. Matteo Bassetti, primario del reparto Malattie infettive al San Martino di Genova) sta complicando le cose. Bisogna cambiare i parametri.
E stringere il cerchio intorno ai No Vax, come in Francia. E come se ciò non bastasse ci sono cinque grandi sfide che dobbiamo superare
POLITICA – Dopo l’elezione del Presidene della Repubblica non è escluso un grande reset della politica italiana. Concluso il “Quirinal game” si aprono molti interrogativi. Tipo: che ne sarà della attuale maggioranza di governo? C’è il rischio di elezioni anticipate? Quanti pezzi perderà l’Esecutivo quest’anno? Sono solo ipotesi, persino opposte fra loro, o gatta ci cova?
ESTERI – Dovremo fare i conti con le mosse cinesi di Xi Jinping. A novembre riceverà dal ventesimo congresso il terzo mandato. E chi lo ferma più? I suoi sogni di potenza, la soppressione dei diritti umani estesa dalle regioni musulmane dello Xinjiang fino al Tibet e ad Hong Kong, allarmano mezzo mondo. Vedremo in febbraio con le Olimpiadi invernali un anticipo dei suoi piani faraonici. Da arginare.
SALUTE – Obiettivo: battere il virus e il terremoto socio-sanitario che ha generato.
E temperare la battaglia che ci impegnerà nei prossimi mesi tra rigoristi e aperturisti insieme alla necessità di contenere i balletti di virologi narcisi in competizione tra loro.
Sfida suprema: ignorare i deliri negazionisti. Le loro ubbie , i loro sospetti non giustificati, le loro credenze e pregiudizi, hanno stufato.
FINANZA – La partita più importante del 2022 si chiama Generali. Partita epocale. La compagnia assicurativa – 680 miliardi di asset di cui 60 di Btp – è sotto schiaffo . Si gioca la partita finale. In discussione il sistema Mediobanca, traino del capitalismo italiano: se Mediobanca perde la partita su Generali (assemblea il 29 aprile) si chiude un’era. Iniziata nel 1946 da Enrico Cuccia (1907-2000).
In coda alle sfide, la difesa del plurale maschile
CULTURA – Sfida persa in partenza: contenere l’ondata di anglicismi e francesismi che stanno intrufolandosi ovunque, in testa la pubblicità. Ma c’è un’altra battaglia che ci attende: non cedere alla tendenza del momento, ovvero l’uso di schwa e asterischi al posto del plurale maschile indifferenziato. Stanno dilagando ovunque. È una intollerabile violazione del nostro linguaggio quotidiano. Non deve vincere lo stupro dell’italiano .