Chuck Hagel, eroe Vietnam, ex-repubblicano fuori dal coro

Licinio Germini
Pubblicato il 24 Novembre 2014 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA
Chuck Hagel

Chuck Hagel

USA, WASHINGTON – E’ durata in tutto 21 mesi l’era di Chuck Hagel al Pentagono, l’eroe di guerra che era contrario alla guerra in Iraq voluta da George W. Bush. L’ex senatore repubblicano del Nebraska, veterano del Vietnam, con tanto di medaglie ‘Purple Hearts’ al valore, aveva ottenuto la conferma della nomina dal Senato nel febbraio del 2013, al termine di un braccio di ferro lungo e bipartisan.

La scelta del presidente Obama per sostituire il dimissionario Leon Panetta al Pentagono e’ stata infatti in un primo momento ostacolata sia dai repubblicani che dai democratici, che non hanno mai dimenticato come nella sua lunga storia politica, Hagel, 68 anni, abbia spesso fatto sentire la sua voce fuori dal coro. A cominciare da quando fece infuriare i repubblicani perche’ si oppose apertamente alla guerra in Iraq e rivendico’ poi la sua scelta affermando che “mettere in discussione il proprio governo non vuol dire non essere patrioti. Non farlo invece sì”.

Tanti altri, dentro il Grand Old Party, non hanno inoltre dimenticato quando Hagel disse nel 2006 che la ‘lobby ebraica’ aveva intimidito molti eletti al Congresso. All’epoca le piu’ grandi associazioni ebraiche lo accusarono di essere un nemico di Israele. Ma Hagel non e’ mai piaciuto neanche all’ala piu’ progressista del partito democratico, non solo perche’ ex repubblicano, ma anche per alcune sue uscite omofobe, come quando si oppose alla nomina di un ambasciatore in Lussemburgo sostenendo che un individuo “apertamente gay” non meritava quell’incarico.

Alla fine, l’amministrazione ha avuto la meglio. Dopo una serie di rinvii, il Senato ha approvato la nomina di Hagel, pero’ con un margine particolarmente ristretto: 58 voti a favore – appena sette in piu’ del necessario – e 41 contrari. Da allora, Hagel ha mantenuto un profilo relativamente basso, lasciando spesso il centro dell’attenzione al capo di stato maggiore interforze, il generale Martin Dempsey.