Usa 2016. Guai su campagna Jeb Bush, moglie ama gioielli ma non la politica

Licinio Germini
Pubblicato il 24 Febbraio 2015 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA
Columba Bush

Columba Bush

USA, WASHINGTON – Potrebbe aiutare il marito a raccogliere milioni di elettori latinos nella corsa elettorale per la Casa Bianca 2016, ma come First Lady potrebbe essere un problema. Odia la politica e la vita pubblica quanto ama lo shopping e i gioielli preziosi. E quindi sulla candidatura di Jeb Bush alla presidenza degli Stati Uniti si allunga l’ombra della moglie Columba che in dicembre ha con riluttanza dato luce verde alla corsa di Jeb per la presidenza nel 2016.

Dalla sua, Columba ha un inglese ancora fortemente accentato nonostante che abbia lasciato il Messico 41 anni fa per sposarsi. La sua storia personale potrebbe essere un asset per la conquista dell’elettorato ispanico per il secondo maschio della dinastia che ha dato all’America due presidenti. Eppure c’e’ qualcosa di strano nella personalità della potenziale aspirante First Lady: qualcosa che potrebbe sabotare le ambizioni presidenziali del delfino della famiglia Bush.

Come riporta l’Ansa:

Nel 1999 Columba Bush fu fermata in dogana di ritorno da Parigi dopo aver dichiarato 500 dollari di acquisti quando in realtà aveva in valigia merci per 19 mila dollari, tra cui un prezioso Rolex, violando la legge. “Non volevo che mio marito, sapesse quanto avevo speso”, si era difesa all’epoca Columba. L’episodio e’ famoso, e tuttavia ci sarebbe di più: meno di un anno dopo, la governatrice dalle mani bucate prese un prestito per comprare 41.311 dollari di gioielli in un solo giorno, secondo documenti dello stato della Florida ottenuti dal Washington Post.

L’acquisto, rivela il Post, faceva parte di un modus vivendi per Columba: indebitarsi per acquistare decine di migliaia di dollari di orecchini, collane, bracciali, orologi in un sol colpo. La squadra Bush ha difeso Columba: i suoi gusti e le sue spese non dovrebbero entrare nella campagna elettorale. Jeb, secondo i suoi collaboratori, veniva informato solo “di tanto in tanto” degli acquisti della moglie.

E tuttavia questo tipo di spese pazze, sia pure ben entro i mezzi della famiglia, rischiano di fare ombra al messaggio contro le diseguaglianze nella corsa presidenziale dell’ex governatore della Florida. Non sarebbe la prima volta. In altre campagne elettorali candidati si sono dovuti difendere per gusti e stili di vita non in linea con la middle class: il barbiere da centinaia di dollari di John Edwards, Bill Clinton e il sesso nell’Ufficio Ovale, le case e le macchine di Mitt Romney, i discorsi da centinaia di migliaia di dollari di Hillary.

D’altra parte, rileva il Post, Columba potrebbe essere un assett: non solo l’accento “latino”. Non solo la profonda fede cattolica a cui si e’ convertito il marito negli anni Novanta. Columba Garnica Gallo e’ figlia di un operaio migrante che lascio’ la famiglia quando lei era teenager. Mrs. e Mr. Bush hanno avuto tre figli, George, Jeb Jr. e Noelle che ha avuto problemi di droga: “I nipotini moretti”, li defini’ il primo presidente Bush in quello che potrebbe trasformare una dinastia di Wasp – anglosassoni, bianchi e protestanti – in qualcosa più in linea con l’America di oggi.