Ambasciatori: 25mila netti, manager Regioni a 15mila… Pagare non voglio più

ROMA – Sono le 17,30 minuto meno minuto più di un martedì, ascolto la radio in macchina, una radio seria, quella del Sole 24 ore, appunto Radio 24. In pochi serrati minuti apprendo dal conduttore di quella fascia, Sebastiano Barisoni, che…Andiamo c on ordine, prendete fiato, è un’immersione in apnea nell’acqua calda e torbida che è il liquido amniotico di questo paese.

Apprendo che, se Radio 24 non mente, gli ambasciatori della Repubblica percepiscono circa 300mila euro netti, ripeto netti, all’anno: quello a Parigi, specifica la radio, 320mila. Novecento e passa tra ambasciatori e gerarchie di minor grado della diplomazia italiana all’estero, non tutti a 25mila netti al mese, ma certo nessuno a cinquemila e neanche a diecimila.

Apprendo che, se Radio 24 non inventa, la Regione Sicilia e quella Lazio, sì insomma Lombardo e la Polverini, hanno gratificato i loro dirigenti amministrativi di un premio di produzione uguale per tutti, circa 50mila euro in Sicilia. Uguale per tutti, todos cabelleros, quando la legge consentiva, anzi consigliava di differenziare i premi a scendo del merito, dell’efficienza, insomma del lavoro svolto. Invece in Sicilia 50mila a tutti, son tutti bravissimi, infatti la Sicilia non è riuscita a spendere circa 6 miliardi di fondi europei. Deve essere stata colpa dei marosi e delle piogge, non certo dei dirigenti della Regione Sicilia. Nel Lazio i premi sono stati minori ma anche qui uguali per tutti, infatti come si sa la Regione lazio è uno specchio di buona amministrazione: la Sanità, i rifiuti, i trasporti…

Apprendo che, se Radio 24 non spaccia allucinazioni, che tra i 31 manager assunti dalla Regione Lombardia senza pubblicazione e pubblicità del concorso, insomma assunti di fatto per chiamata, ce ne sono più d’uno vicini a Comunione e Liberazione, guarda caso lo stesso indirizzo culturale e organizzativo di Roberto Formigoni. Ma passi, ogni Regione è Italia, apprendo però che gli amici e vicini sono stati gratificati di stipendi sempre intorno ai 200mila annui, insomma diecimila al mese abbondanti, molto abbondanti. Apprendo che la Regione Puglia di Vendola i suoi manager li paga probabilmente di meno ma li fa ruotare come dervisci, sarà un modo di sinistra per aumentare l’occupazione.

Ascolto il conduttore mandare in onda un “sonoro”, uno spezzone del film Quinto Potere, quello in cui c’è l’invito ad affacciarsi alla finestra e a gridare: “Tutto questo non lo sopporto più”. Più modestamente penso: datemi un partito che mi faccia pagare senza sconti tutte le tasse, la scuola, l’università, gli ospedali, la casa di proprietà…Ma questo e questi non li voglio pagare più, non voglio pagare più chi se non guadagna almeno 10/15mila al mese si sente un pezzente e dice di essere al servizio del pubblico, di star facendo pubblica funzione. Se un partito mi dice che questa è spesa sociale, allora quel partito, qualunque sia, è un partito complice.

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