La benzina costa più del latte: un litro ti basta, all’auto no

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infografica Lapresse

ROMA – La piccola cronaca regala coincidenze gustose, magari maligne ma coincidenze saporose. E’ un mattino di fine luglio e il ministro Renato Brunetta, in apposita e convocata conferenza stampa, illustra con soddisfatto orgoglio la lieta novella. Presto, dice il ministro, le bollette, ora dell’Acea, ma domani anche di altre utility, cioè di altri servizi, recheranno stampato niente meno che il numero telefonico diretto di “Linea Amica”. Tu chiami “Linea Amica” e poni il tuo problema, se ce l’hai, con la Pubblica Amministrazione, tutta la Pubblica Amministrazione, niente altro che la Pubblica Amministrazione. Ne viene ingentilita la bolletta, come ha sottolineato il presidente dell’Acea Giancarlo Cremonesi, e, in caso di solitudine o smarrimento burocratico, hai qualcuno a cui telefonare. L’idea di “Telefono Amico” non è nuovissima, finora era a disposizione per chi era in un mare di guai, personali. Ora la “rete” si estende: puoi telefonare alla Pubblica Amministrazione, il numero è stampato in bolletta. Un piccolo ma sincero passo avanti, come hanno tenuto a precisare il ministro e il manager, verso “una vita più semplice e meno costosa”. Dunque da oggi, da questa mattina di fine luglio, almeno un po’, grazie a Brunetta, la bolletta è più amica e la vita è “più semplice e meno costosa”. Non c’è chi non lo veda in maniera evidente.

E la coincidenza? Nella vita e nel mondo di Brunetta, quella “reale”, almeno un po’ va per il meglio. Nella vita “immaginaria” in questa stessa mattina di fine luglio uno andava a fare benzina. E pagava la benzina 1,64 euro al litro. E che sarà mai? Qualcuno si è messo a fare calcoli strani: un litro di latte a lunga conservazione costa 0,80 euro, un litro di latte fresco costa da 1,30 a 1,60 euro. Dunque la benzina costa più del latte. Però una famiglia con un litro di latte al giorno più o meno se la cava. Con un litro di benzina al giorno l’auto invece non cammina per più di una decina di chilometri. Dar da “mangiare” all’auto costa più che nutrire la gente in carne e ossa. Ma questo è appunto un mondo “immaginario”, il mondo dove l’inflazione sta toccando il tre per cento di media e dove l’aumento dei costi al consumo dei generi alimentari, pur correndo, non tiene il passo dell’aumento dei carburanti. Eccola la coincidenza: da una parte la vita “più facile e meno costosa” illustrata e goduta in conferenza stampa, dall’altra la benzina che costa più del latte, la vita che costa ogni giorno di più, ma solo quando la vivi davvero. Coincidenze, coincidenza dei due annunci: qual è la vita vera?

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