Berlusconi paga testimoni, Bossi mangia soldi pubblici. Perché, non si può fare?

Berlusconi paga testimoni, Bossi mangia soldi pubblici. Perché, non si può fare?
Silvio Berlusconi e Umberto Bossi (foto Lapresse)

ROMA- Discreto scalpore, breaking news e comunque pensoso dibattito: che succede a Berlusconi se lo incriminano e poi condannano per aver pagato, addirittura stipendiato, decine e decine di persone che erano anche testimoni nei processi a suo carico? Anzi, niente anche: erano solo testimoni, non lavoravano in gran parte per Berlusconi, almeno non nelle sue aziende. lavoravano certo per lui ma, diciamo così, in altro modo, erano per lo più potremmo dire “diversamente collaborative”.

Ma lo scalpore, la breaking news e il pensoso dibattito arrivano solo oggi che forse se ne fa un processo. Fino a ieri il fatto che qualcuno pagasse e stipendiasse la quasi totalità dei testimoni in un processo a suo carico non aveva destato né scalpore, né dibattito, né angoscia, né compulsiva titolazione. All’Italia la circostanza che uno tenga a libro paga e innaffi di soldi quelli e quelle che il giudice interrogherà sui fatti suoi appare ovvia, naturale e comunque inevitabile…siamo cittadini di mondo, che diamine! Altrove se paghi i testimoni ti fanno passare un grosso guaio, ma devono essere i telefilm. Altrove se paghi i testimoni e si viene a sapere equivale ad una confessione di colpevolezza. Altrove se ti beccano a pagare i testimoni l’opinione pubblica si infuria e ti tritura.

Ma deve essere appunto l’altrove dei telefilm , qui da noi il pagare i testimoni è atto pubblico, rivendicato con orgoglio come atto di generosità nei confronti dei “danneggiati dalla giustizia”. Qui da noi è scalpore e dibattito dovesse venirne fuori addirittura un processo, qui da noi è tutto un chiedersi: pagare i testimoni, perché non si può fare?

Scalpore minore, news più ovattata, dibattito nulla. E’ Bossi e famiglia che si mangiano i soldi pubblici, ci si rifanno casa, ci si fanno la laurea…E anche qui una vaga eco l’Italia rimanda: perché non si può fare? In un altrove quella sigla politica, quel partito sarebbero “tsunamati” dalla pubblica opinione e dall’elettorato. Invece la Lega si tiene il suo 5 per cento, magari domani si allea con Berlusconi e Alfano e magari vince le elezioni e governa.

Deve essere una nemesi, parola difficile per dire una cosa semplice: tocca proprio all’elettorato in generale più attaccato alla “roba”, più sensibile anche alla “cinquanta euro”, più culturalmente portato a fare della moneta l’unico e soprastante valore restare affezionato a chi si compra e si paga i testimoni e a chi si mangia i soldi pubblici. Deve essere una nemesi e pure “storica”. Perché anche gli altri elettorati, anche gli elettorati “contro” sono pronti, ansiosi di subirla la nemesi.

Gestione cookie