ROMA – “Guerra” la parola usata da David Cameron. Guerra, non conflitto, tensione, contrasto…Guerra ha detto il premier inglese. “Aumentano i rischi di guerra sul Continente se la Gran Bretagna lascia l’Unione Europea” Così ha detto agli inglesi, scozzesi, gallesi, irlandesi che il 23 di giugno andranno a votare per restare nella Ue o invece staccarsi.
Cameron a questi elettori ha detto non solo che la “Brexit” (l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue) porterebbe danno economico, questo argomento è già abbondantemente usato in campagna elettorale ma non sembra aver grande efficacia. Ha detto che con la Gran Bretagna fuori dall’Unione in Europa può tornare niente meno che la guerra…war.
Esagera Cameron, vuole indurre choc comunicativo alla campagna elettorale e dare una sorta di elettroch all’umore nazionale relativo al referendum? Così la leggono in molti la mossa di Cameron. E certamente Cameron che è schierato per il restare in Europa (non così tutto il suo partito, i conservatori al governo) ha interesse, voglia e forse bisogno di drammatizzare gli esiti della scelta elettorale.
Ma ha detto “guerra”. Non caos. Il caos si attaglia ai mercati finanziari, agli affari, ai bilanci. Guerra no, è altra cosa. “Rischi di guerra sul Continente…”. Ma che dice Cameron, guerra in Europa? Una cosa fuori dal mondo…
Fuori dal mondo davvero? Dipende dallo spazio-tempo preso in esame. Ad un europeo oggi che abbia dagli zero ai settanta anni l’idea di una guerra in Europa risulta aliena, letteralmente impensabile, ma come si fa a pensare una cosa che nessuno ha mai visto nella sua vita? Ad un europeo oggi da zero a settanta anni di vita la pace appare come una condizione naturale di esistenza, una cosa ovvia e immutabile, una certezza, un po’ come la sicurezza che domani il sole sorge ancora…
In realtà è da soli settanta anni che in Europa non ci sono guerre (con qualche eccezione ai suoi margini, vedi Ucraina e Caucaso). Prima, per secoli, sempre guerre. L’una dietro l’altra in Europa.
Sarà un caso, sarà una coincidenza…ma i settanta anni di pace in Europa hanno coinciso per la prima volta nella storia da due millenni tondi, con l’esistenza e lo sviluppo dell’Unione Europea. Quella che oggi fa schifo a tani elettori europei in ogni paese. La Ue, l’Unione Europea, coincide temporalmente con gli unici 70 anni di pace filati in Europa da duemila anni. Cameron ha detto in sostanza: se si rompe l’Unione, se ogni paese d’Europa torna al suo nazionalismo, tornano anche i rischi di guerra in Europa. Guardando duemila anni di storia e guardando gli odi e i conflitti montanti (e montati) oggi tra europei, proprio sicuri che Cameron esagera?