Imu, Comuni famelici avvoltoi, governi incapaci pifferai

Imu, Comuni famelici avvoltoi, governi incapaci pifferai
Imu, Comuni famelici avvoltoi, governi incapaci pifferai

ROMA – La vera storia, la storia vera è troppo semplice per essere credibile e raccontabile: Imu tassa che non può sparire e infatti resta, Comuni famelici e anche un po’ avvoltoi che spillano soldi allo Stato centrale con trucchi da predatore secondario, governi e alta macchina amministrativa dello Stato farciti di incapaci, incapaci perfino nel dirti quanto, come e dove pagare. Incapaci pifferai che per mesi suonano la canzone dell’Imu sparita e che non si paga più, che per mesi nascondono l’Imu che sparire non può ma la nascondono come fanno i bambini, la nascondono là dove tutti la vedono.

L’Imu è una tassa, neanche esosa, che non può sparire. Una tassa sulla prima casa ce l’hanno tutti i paesi europei e nordamericani. E’ la forma giusta e diretta di tassazione locale. Quindi l’Imu doveva restare e infatti resta. Ma mascherata. Perché Berlusconi e Alfano dovevano far mostra di averla cancellata e Letta gli è andato dietro. Con il risultato che l’Imu resta e si chiama Tasi più Tari, cioè Iuc. Cioè la stessa cifra di tasse del 2012 nel 2014 e a crescere nel 2015. Però, siccome si è fatto finta di cancellarla l’Imu, l’Imu resta nella forma Iuc e ad essa si aggiungono gli aumenti delle addizionali comunali e regionali. Insomma hanno provato a farci fessi e contenti, non sono riusciti a farlo, si sono accontentati di aumentare la tassazione locale.

Nella banda dei tassatori ormai al vertice ci sono i Comuni e le Regioni. Dei Comuni, di gran parte dei Comuni, va detto carte alla mano, il peggio possibile. Appena saputo che l’Imu 2013 l’avrebbe pagato lo Stato, cioè lo Stato avrebbe girato ai Comuni l’importo dell’Imu prima casa che solo per per il 2013 non si paga , i Comuni, molti Comuni hanno aumentato le aliquote. Come un negoziante furbacchione che, saputo che paga papà, cambia il cartellino del prezzo davanti ai bimbi che stanno comprando.

Dei governi e della macchina amministrativa va detto, carte alla mano, il peggio possibile. La vergogna prima ancora delle protesta dovrebbe rimuoverli: costringere un paese intero a non sapere quante volte deve pagare e quanto deve pagare in una decina, decina, di scadenza fiscali tra dicembre e gennaio è incivile vergogna. Rimuoverli, si dovrebbero rimuovere da soli, ma forte è il sospetto, quasi la certezza, che non ci sia ricambio possibile di qualità: lo scadimento professionale è ormai tale che meglio di questa Pubblica Amministrazione il convento non passa.

Infine la gente, il popolo, i contribuenti, noi. Destinatari di ogni insolenza fiscale, bersaglio di ogni molestia. Però se invece di recitare la rovina e la miseria per una tassa di alcune centinaia di euro ad immobile, se invece di fare la sceneggiata, se invece di sceneggiare lo scemo per non andare il guerra, la grave malattia per essere esentati…se invece di questo teatro-gara a chi frega di più il vicino di banco avessimo chiesto di tenerci l’Imu e abbassare le tasse davvero sul lavoro…allora saremmo stati un po’ più seri e un po’ meno furbi. Non sia mai..!

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie