Lookism, l’ultima del maccartismo democratico in Usa. Talebani del woke pattugliano la società

Lookism, cioè stare attenti, molto attenti, a non discriminare i brutti. Vietato, molto vietato dirli tali, brutto non si dice, lo stesso pensarlo è peccato. Si pensa o almeno si dice, si deve dire diversamente attraenti o, se si vuole osare, si può arrivare a dire meno attraenti. E’ un rischio ma contenuto e calcolato definire qualcuno meno attraente.

Dirlo invece brutto è colpa e peccato. A reprimere vigilano sulla società i talebani (a ciascuno i suoi) del woke: la vigilanza dei severi ispettori di quello che una volta era il politicamente corretto e magari fosse ancora solo e soltanto il politicamente corretto.

Lookism: gli evangelisti-progressisti

Il politicamente corretto era un festival di libertà a confronto con l’evangelismo progressista che si sta facendo regime culturale per mezza America (l’altra metà pratica la religione del trumpismo anti Stato e la fede nell’individuo unico Stato legittimo). Progressisti che si dicono tali e agiscono e pensano come gli evangelisti che altro libro non rispettano che la Bibbia: se c’è scritto lì, bene.

Altrimenti deve essere falso, non vero e soprattutto potenzialmente maligno. Il progressismo statunitense ha assunto (ereditato, covato?) il concetto di fedeltà rigida al testo sacro e il testo sacro è la purificazione dal passato. Passato quale? Quello della Storia, quello della storia degli umani, qualunque passato.

E purificazione anche di e da qualunque razionalità. In più con l’evangelismo come teoria della conoscenza il progressismo statunitense ha adottato un metodo noto: il maccartismo. Ai suoi tempo (anni 50 secolo scorso) il senatore Mc Carthy riuscì a battezzare con il suo cognome una ideologia e una pratica di governo sociale: era comunista anche chi solo dovesse associare nella testa l’aggettivo sociale alla parola giustizia.

Era comunista, andava messo al bando, messo in condizione i non nuocere e i comunisti andavano stanati perché si nascondevano. Quindi commissione statale per stanare i comunisti e chi fosse comunista lo decideva la commissione che stanava. Ecco oggi i vigilanti, i militanti, le organizzazioni del woke (svegliati sentinella e segnala) democratico fanno il lavoro che fu del maccartismo.

Teoria e pratica delle caste etniche

Caste etniche, caste all’indiana: l’una non può scrivere o parlare dell’altra, altrimenti è profanazione. Questo uno dei valori culturali del maccartismo democratico. L’altro pilastro è che tutte le donne sono molestate, quindi tutti i maschi sono molestatori. Si è a un passo, ad un piccolissimo passo, dallo stabilire che ogni rapporto sessuale uomo-donna è in fondo molestia.

Tutti gli uomini bianchi sono poi stupratori della Storia, dei continenti e delle etnie altrui e diverse. Infatti latino e greco sono lingue coloniali, strumenti di antiche colonizzazioni e vettori di un sapere “bianco” da condannare all’oblio. Sapere da ignorare quello dell’età greco romana e della classicità, sapere rancido e, appunto, molesto.

L’eterosessualità secondo maccartismo democratico deve difendersi da una sorta di accusa di devianza, deve scagionarsi, giustificarsi, accreditarsi come innocua. La Storia e solo storie sovrapposte e parallele di tribù, valori universali non ce n’è, solo quelli della tribù di appartenenza lo sono…

Guardie Rosse del woke

Guardie Rosse del woke, talebani dell’Islam, No Vax delle libertà…varianti dello stesso virus, il virus che fa continuo spillover di secolo in secolo.

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