Marò e Stamina stesso “governo”: l’astuzia dei cacasotto

ROMA – Marò e Stamina: stesso metodo di governo, quello che combina l’astuzia che si crede di possedere con l’istinto dei cacasotto che ti possiede. La Repubblica affianca due commenti nella stessa pagina, l’uno di Francesco Merlo, l’altro di Umberto Veronesi. Vale la pena di leggerli, soprattutto il primo. Merlo scrive del “disonore” cui il governo italiano ha esposto Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, fatti diventare loro malgrado e anzi sulla loro pelle “i rappresentanti di un’Italia volgare e truffaldina, subito piegata però dalla forza di un brutto atto di rappresaglia”. Merlo scrive dei marò. Veronesi invece scrive dei “trattamenti compassionevoli” che il governo ha deciso siano elargiti a tutti quelli che li hanno iniziati. Perché? Perché li hanno iniziati. Punto e basta. Perché sono trattamenti che curano e guariscono? Di questo particolare il governo non si cura. Veronesi scrive: “E’ importante avere la certezza che un ospedale non dispensa cure sperimentali e complesse sulla base di onde emotive o di pressioni esterne…”. Il governo italiano ha appena finito di certificare che in Italia regna certezza opposta: onde emotive e pressioni esterne fanno testo, scienza e medicina.

Probabilmente l’accostamento in pagina del quotidiano La Repubblica dei due articoli è casuale e fortuito. Eppure è involontariamente capitato a proposito: in entrambe le vicende vi è lo stesso metodo di governo e lo stessa caratura delle scelte e della tempra di chi le ha fatte.

I marò: la vicenda della loro prigionia in India comincia con un armatore privato che decide di far tornare la sua nave in porto per non danneggiare i suoi affari. Fatti suoi? No, neanche per sogno. Perché l’Italia è così astuta da usare i contractors alla rovescia: non come quegli sciocchi degli americani che mandano dei privati a fare il lavoro dei soldati, noi siamo più astuti: mettiamo dei militari alle dipendenze dei privati. E quindi a  decidere se consegnare o no i marò agli indiani non è un governo, un esercito, una marina. E’ un privato e interessato cittadino che fa finta di credere alla balla che raccontano gli indiani: venite in porto che dovete riconoscere i pirati cui avete sparato…

Gli indiani hanno ovviamente mentito e arrestano i marò e la storia, la detenzione più o meno dolce, va avanti per molti mesi. Fino a che l’astuzia italica, notoriamente affilata, non coglie l’attimo…Gli indiani hanno dato ai due marò licenza di tornare in Italia per Natale. Il patto era che poi tornassero in India. E infatti sono tornati. Ora gli indiani si fidano, li rimandano in Italia per le elezioni e si colga dunque l’attimo: i due marò ce li teniamo. Lo annuncia il governo, mica un talk show. Si festeggiano ufficialmente i due scampati e sottratti al pericolo, insomma si svicola con destrezza e, a svicolo realizzato, si gonfia il petto. Però, però quelli decidono di “imbruttirci”, ci sequestrano l’ambasciatore, ci minacciano. E, come scrive Merlo, si passa dal “darsela a gambe fedifraghe” con tanto di vanagloria alla “resa senza condizioni al primo bau”. L’ astuzia dei cacasotto.

Stamina, i trattamenti compassionevoli. Stesso metodo, stesso tragitto. Sono trattamenti non monitorati, di cui non si conosce validità ed esito. Sono cure che almeno al momento non curano. Sono speranze per ora infondate o, come scrive Veronesi, “false illusioni”. Però qualunque cosa siano prendono forma in tv, niente meno che alle Iene. E magistrati del lavoro qua e là per la penisola dicono di somministrarle, a prescindere. E le famiglie, e i giornali e la televisione…per dirla alla Merlo un bel “bau” domestico e casalingo che abbaia in più forme. Hai visto mai dovesse azzannare? Che si diano dunque queste cure! Non curano davvero? E che vuoi che sia, vogliamo metterci di traverso magari in nome di una cosa fredda come la scienza, di una cosa di cui  è di moda dubitare come la medicina, di traverso al cuore caldo delle mamme, che può anche accenderci una molesta fiamma sotto il sedere? Non sia mai: si applichi a Stamina il metodo Marò e ai Marò il metodo Stamina: astuti sempre, cacasotto alla bisogna.  E questi dovevano essere gli “ottimati”, i migliori. L’ennesima delusione di governo.

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