Renzi ora sette mesi di acqua per l’orto. Bce aiuta, Merkel tratta, partiti mogi

Renzi ora sette mesi di acqua per l'orto. Bce aiuta, Merkel tratta, partiti mogiROMA – Continuano a chiedergli se ora “porterà all’incasso”, se insomma lavorerà per elezioni anticipate visto che ha appena raccolto niente meno che il 41 per cento, visto che la “vocazione maggioritaria” può diventare realtà in sede di elezioni politiche. Matteo Renzi risponde: “Questa storia piace a voi giornalisti, con le elezioni vi divertite, non cercate altro”. E’ vero, la stampa e la tv non cercano altro che di far dire che adesso, tra un po’, si rivota, si vota per le poltiche e che questo è il Piano A oppure B, oppure B e pure A di Renzi, l’avevamo detto noi…

Ma Renzi, che pure potrebbe, non muove e non muoverà ad elezioni anticipate. Non ha bisogno di “portare all’incasso” per l’ottimo e anche evidente motivo che lo attendono almeno sette mesi di “acqua per l’orto”, di acqua che va per l’orto, il suo. Tra una decina di giorni la Bce l’aiuta, eccome se l’aiuta. Sarà ad inizio giugno calo dei tassi, forse giù fino allo 0,10 dall’attuale 0,25. Sarà soprattutto miliardi di liquidità alle banche a condizione che li passino alle imprese altrimenti niente. Saranno, se necessario, acquisti diretti della Bce di crediti bancari. Insomma sarà una Bce che spende, per dirla con semplicismo una Bce che stacca dall’austerità.

Poi verrà, subito dal primo di luglio, la presidenza semestrale dell’Unione Europea. Tocca all’Italia, tocca a Renzi. Renzi ci arriva che più forte non si può. E’ l’unico governante in Europa che non ha perso voti, anzi ne ha guadagnati e parecchi di voti. E’ di fatto il solo interlocutore/competitore di Angela Merkel. Un acuto giornalista tedesco in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha chiesto a Renzi come sarà la nuova Unione Europea necessariamente a venire sull’equilibrio-intesa-bilanciamento tra Merkel e Renzi. Altri non c’è: Hollande è sepolto dal risultato elettorale, Cameron arranca dietro i No Europa britannici. Renzi inizia la sua guida del semestre europeo così forte che la Merkel tratterà e qualcosa Renzi otterrà. Sempre in direzione del più soldi ed energie nei motori dell’economia.

Per quanto nana possa essere la ripresa economica italiana, la sua maggiore “altezza relativa” arriverà tra settembre e ottobre. Quindi dal punto di vista dei soldi, della politica e degli equilibri economici-finanziari sei mesi di “acqua per l’orto”, l’orto di Renzi. Insensato bloccare il flusso, correre ad elezioni. Anche perché, nell’orto e cortile di casa, sono in molti i partiti ad essere mogi e ad andare ora per l’aia con la coda tra le gambe. Mogi per diversi e differenti motivi M5S, Berlusconi, Alfano. Non hanno alcuna voglia di elezioni loro. Proveranno, certo che proveranno a bloccare, cambiare, rallentare le riforme di Renzi. E non solo i partiti, anche i sindacati. Ma, dopo il 41 per cento a Renzi, uno sciopero dei dipendenti pubblici contro la riforma della Pubblica Amministrazione è proprio altra cosa di uno sciopero prima del 41 per cento.

Le molte e diverse opposizioni, politiche e sociali, a Renzi per i prossimi mesi giocheranno di rimessa e sulla difensiva. Cercheranno di evitare lo scontro frontale. Scontro frontale che resta la carta oggi apparentemente vincente di Renzi. Può giocarla ma non ,lo farà, non gli conviene. Ha aiuti in arrivo, forza accumulata, avversari deboli. Ha anche un partito, il suo, oggi pacificato per abbondanza di gloria. Ci metteranno un po’ nel Pd a riorganizzare la fronda a Renzi. Ha tutto Renzi per affrontare il Parlamento che non vuole la riforma di se stesso, la Pubblica Amministrazione che resiste, resiste, resiste…Non farà elezioni anticipate, le ha già fatte e gli sono andate meglio di quanto mai potesse sognare.

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