Multe: legge sconto 30%. Ma come si fa? Rischio pagare il 170%

Multe: legge sconto 30%. Ma come si fa? Rischio pagare il 170%ROMA – E’ legge, anzi decreto legge: dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, presumibilmente da venerdì 16 agosto, si possono pagare le multe con lo sconto del 30 per cento. A condizione che si paghino entro cinque giorni. E’ legge, lo sconto del 30 per cento è legge. Ma ottenerlo davvero quello sconto è una ardua caccia al tesoro di cui forniamo provvisoria mappa. E attenzione a non finire a pagare il 170 per cento. Può accadere anche quello.

Per il giorno di Ferragosto Il Sole 24 Ore annuncio una “speciale” su come pagare le multe il 30 per cento in meno come da sconto di legge. Lo attendiamo con curiosità. Una cosa è già certa: se ci vuole uno “speciale” del quotidiano economico, allora tanto chiaro e lineare la strada di questo sconto non deve essere. Infatti siamo nel solco della pessima tradizione legislativa italiana: si stabilisce fermamente che…Ma poi nella legge non c’è il “come”. E il come chi ce lo mette? Quando arriva? E il come corrisponderà poi alla “lettera” della legge? Non sempre, quasi mai dal momento che la “sostanza” dalla “lettera di legge” è sempre separata nel tempo, nella forma e negli effetti reali.

Primo passo della mappa per arrivare allo sconto: si può pagare la multa con il 30 per cento in meno della sanzione direttamente nelle mani di chi ha elevato contravvenzione. A patto che questi abbia con sé un pos per il pagamento elettronico. Ipotesi di alta scuola e solo di scuola: raro è il caso di una multa inflitta, spiccata, elevata da qualcuno che è lì in carne e ossa mentre ci sei anche tu guidatore multato e rarissimo è il caso del vigile con il bancomat nella fondina. La somma delle due circostanze viaggia oltre l’iperspazio dell’improbabile e quindi del tutto teorica è la possibilità di pagare con lo sconto per questa via. Binario morto e non vale la pena neanche lamentare il costo suppletivo del pagare così: 5 euro. Quindi multa originario, meno 30 per cento, più 5 euro. Ma è pura teoria.

La multa invece la trovi sul parabrezza. E da allora hai cinque giorni di tempo per pagare con lo sconto. Sul bollettino della multa c’è scritto l’importo della multa stessa. Che fai vai alle poste o a Lottomatica, insomma dal tabaccaio, e auto produci un altro bollettino di pagamento calcolando e scrivendo di tua mano una cifra inferiore del 30 per cento? Sicuri poi che quel bollettino venga accettato, non dalle Poste o dal tabaccaio, ma dalla Tesoreria del Comune cui stai pagando la multa? Sicuri che quella Tesoreria e quel Comune si siano attrezzati per collegare in automatico la data dell’infrazione e della multa per verificare che stai pagando entro cinque giorni e quindi giustamente con lo sconto? O non potrebbe succedere che alla Tesoreria risulta tu debba pagare cento, tu paghi settanta, alla Tesoreria i cento risultano non pagati e quindi finisce che devi pagare 170, la prima volta settanta con lo sconto autocertificato ma non “bollato” da nessuna “autorità”, i secondi cento perché l multa risulta comunque non pagata?

La gran parte delle multe comunque arriva a casa. Arriva a casa e ti danno 60 giorni per pagare. Multe che arrivano a casa sono già gravate da un più pecuniario di costi di riscossione e sanzione. Per queste multe, la maggioranza, vale o no la cadenza dei cinque giorni per pagare con lo sconto del 30 per cento? Pare proprio di sì. Cinque giorni da quando? Da quando ti arriva  casa. E cosa fa fede che a casa ti sia arrivata proprio quel giorno? Un timbro postale da allegare al bollettino scontato, scontato da te in autonomia, del 30 per cento? Il 30 per cento di che? Della sanzione o di tutta la cifra che ti è arrivata a casa da pagare? Anche qui se fai da solo secondo legge non è astratto e teorico il rischio di dover pagare due volte, la prima il settanta per cento della multa e la seconda il 100 per cento. Salvo ricorsi al giudice di pace e salvo tutto il presepe italico intorno alla riscossione, esazione e pagamento delle multe.

In un posto normale i Comuni, fatta la legge, invierebbero ai loro vigili il doppio bollettino, quello con la sanzione piena e quello con lo sconto, da lasciare sui parabrezza e altrettanto farebbero per le multe inviate a casa. In un posto normale, da noi quella del doppio bollettino, la cosa più ovvia, pratica e civile è perciò l’unica da escludere che venga attuata e praticata a partire da venerdì 16 agosto.

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