Ordine: sterminare. Dissero no ad Hitler cento “Soldaten” su 17 milioni

Adolf Hitler (Lapresse)

ROMA – Rettungswiderstand: è la parola tedesca con cui si identificano forme di resistenza palese agli ordini di sterminio impartiti ai “Soldaten” durante la seconda guerra mondiale. Soldaten è appunto il titolo di un libro stampato dalla Garzanti che raccoglie le registrazioni, oggi diremmo le intercettazioni, dei colloqui di circa diecimila prigionieri tedeschi selezionati da inglesi e americani in due luoghi di detenzione speciali perché potessero appunto parlare tra loro in apparente libertà e fornire quindi informazioni.

Dai colloqui registrati per anni da inglesi e americani, dai rapporti interni tedeschi e dai documenti della efficientissima burocrazia tedesca risulta che i casi di rettungswiderstand furono cento. Cento su diciassette milioni di arruolati nei sei anni del conflitto. Cento su diciassette milioni fecero almeno un tentativo di non ubbidire fino in fondo ad Hitler quando l’ordine era di sterminare civili o “sotto umani”.

Cento su diciassette milioni, neanche una percentuale, un nulla. Cento “soldaten” su diciassette milioni che esitarono e mostrarono di esitare nel doversi trasformare da soldati in assassini. E’ una cifra della storica vergogna tedesca ed è soprattutto una cifra della epocale vergogna umana, di tutta l’umanità.

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